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Ue, Borrell alza la voce per la soluzione dei due stati in Terra Santa

di Giustino Di Domenico

Mentre non si ferma la reazione armata dell’esercito di Israele che ha provocato più di 25 mila vittime, arriva la presa di poisizione dell’alto rappesentante per la politica estera dell’Unione europea,Jospeph Borrel

«D’ora in poi si deve parlare di soluzione a due Stati e non processo di pace, le parole sono importanti.

So che Israele non è d’accordo ma è inaccettabile, come ha detto il segretario generale dell’Onu. Quindi dobbiamo discutere.

Qual è la loro soluzione?  Cacciare la gente da Gaza? Ucciderli tutti?

Israele sta suscitando odio per generazioni. Hamas è uno degli ostacoli alla soluzione a due Stati ma non il solo. Dobbiamo lavorare con il mondo arabo e discutere fra noi gli approcci per ottenere dei passi avanti»

Sono queste alcune delle dichiarazioni esplicite rilasciate da Jopeph Borrell durante l’incontro del Consiglio degli Affari esteri dell’Unione europea.

Secondo Borrell quello in corso a Gaza «Non è il modo di condurre un’operazione militare, e lo dico nel rispetto delle vittime del 7 ottobre».

Quale effetto potranno avere in concreto le parole del massimo rappresenttante della politica estera dell’Unione europea davanti ad uno scenario che appare senza via di uscita?

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