Il numero di Città Nuova di dicembre 2024 è dedicato a una riflessione profonda e partecipata sul cammino sinodale in vista del Giubileo 2025. La sezione L’Inchiesta, firmata da Adriana Masotti, racconta il lungo processo di ascolto e dialogo avviato nel 2021 che ha coinvolto tutto il popolo di Dio. Il focus si concentra sulla sinodalità come stile e missione della Chiesa, tra desiderio di corresponsabilità e attenzione alle differenze. Si sottolineano i passi avanti nella partecipazione delle donne e nella costruzione di una “Chiesa di Chiese”, radicata nella realtà dei continenti. Accanto a Masotti, Margaret Karram offre una testimonianza personale al Sinodo, ricca di incontri e condivisioni interculturali. Carlo Cefaloni, infine, collega il tema del Giubileo a una critica profetica dell’imperialismo finanziario globale, rilanciando l’appello per la cancellazione del debito dei Paesi poveri. Con testi densi, articolati e profondamente legati all’attualità, città nuova dicembre 2024 propone uno sguardo che integra spiritualità, politica e giustizia sociale, sollecitando un impegno concreto per una Chiesa e una società più sinodali.
Nell’editoriale Accendere l’immaginazione dal titolo Una scommessa, il direttore Giulio Meazzini riflette sull’identità di Città Nuova come luogo di comunità e dialogo, anche tra differenze, e annuncia l’inserto dedicato al mondo carcerario come segno di questo impegno.
L’intervista di Giuseppe Distefano all’attore Paolo Briguglia (pag. 18) è un viaggio intenso nella vita di un artista che ha imparato ad accettare ruoli scomodi per conoscersi meglio. Il dialogo ruota attorno alla crescita personale, al senso della recitazione, al rapporto con la famiglia e con la responsabilità educativa, fino a una riflessione profonda sulla spiritualità nel quotidiano. La storia principale (pag. 24) di Maria Silvia Dotta è un tributo alla memoria di Delia Bonuomo, simbolo di accoglienza a Ventimiglia. Il suo bar è diventato rifugio per migranti, luogo di ascolto e di protezione, contro l’indifferenza e l’ostilità. Il racconto intreccia solidarietà, testimonianza cristiana e coraggio civile.
In “Persona, famiglia e benessere”, l’articolo di Aurora Nicosia (pag. 32) affronta il difficile rapporto tra carcere e famiglia. Emergono le criticità dell’uscita dal carcere, la necessità di relazioni solide e percorsi di reinserimento, insieme alle proposte di politiche attive e inclusive. Un contributo che rilancia l’umanità oltre le mura.
In “Italia”, Carlo Cefaloni (pag. 44) denuncia lo scollamento crescente tra l’invito evangelico all’accoglienza dei migranti e la deriva culturale e politica di chiusura. Con uno sguardo lucido e critico, l’autore ricostruisce le tappe di una crisi etica che interroga la credibilità stessa del messaggio cristiano nella società contemporanea. Mentre nella sezione “Mondo”, Maddalena Maltese (pag. 66) analizza il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, leggendo il voto come espressione di disagio e rottura. L’articolo non si limita all’analisi politica, ma problematizza il rapporto tra consenso, narrativa populista e valori democratici.
Infine, nella sezione “Radar” (pag. 84), Mario Dal Bello propone una lettura raffinata della mostra su Munch e la ricerca della felicità. Il percorso espositivo diventa occasione per riflettere sull’arte come specchio della crisi dell’uomo moderno e sul bisogno profondo di senso e bellezza. Un invito a lasciarsi interrogare dal linguaggio universale della pittura.
All’interno della rivista trova spazio anche un inserto speciale dedicato al mondo carcerario, da pagina I a VIII, che raccoglie esperienze, riflessioni e buone pratiche legate al tema della giustizia e del reinserimento. Nell’editoriale di apertura Aurora Nicosia sottolinea l’urgenza di tenere viva l’attenzione su una realtà spesso dimenticata, raccontando la nascita dell’inserto Oltre le mura come risposta concreta al bisogno di costruire ponti tra il carcere e la comunità.
Un numero ricco, vario, ma unitario nella visione. Il consiglio è quello di non perdere l’occasione di immergersi in Città Nuova, tra riflessioni sinodali, storie vere e provocazioni culturali capaci di accendere l’immaginazione e lo spirito. Buona lettura!