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Oggi, quando tanti sono tentati di pensare che l’ecumenismo abbia perso il mordente iniziale, urge far memoria di figure degli inizi che hanno vissuto con convinzione e coerenza per l’unità lasciandoci un’eredità da cogliere in tutta la sua portata storica e profetica. Il patriarca Athenagoras è una di queste figure: amante dell’essere umano e di tutti i popoli, vive un’intensa esperienza d’amore fraterno con Paolo VI e sogna di celebrare nell’unico calice. L’incontro con Chiara Lubich crea tra lui e Paolo VI un ponte di unione che favorisce lo scambio di idee, progetti e intenti. L’autrice ha conseguito un dottorato su quest’argomento presso la cattedra ecumenica Athenagoras I/ Chiara Lubich dell’Istituto Universitario Sophia.
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