Hans Urs von Balthasar non ha mai voluto offrire una dottrina dell’arte.
Eppure la sua ampia produzione teologica e filosofica è costellata di innumerevoli riferimenti all’esperienza artistica, alla produzione e alla fruizione dell’opera d’arte. Questi richiami servono per lo più ad indirizzare il lettore verso il senso più profondo di ciò che l’autore vuole comunicare attraverso il discorso teologico e filosofico. L’articolo tenta, in una prospettiva filosofica, una lettura e una sistemazione di una parte di questi frammenti per abbozzare un ritratto dell’artista e dell’interprete puntando lo sguardo all’opera d’arte e alla sua genesi. In tal modo si cerca di chiarire il luogo specifico dell’arte nel pensiero di von Balthasar, attra
verso i motivi dominanti dell’esperienza artistica. Ne emerge un’immagine suggestiva e singolarmente luminosa.
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