«Ormai non abbiamo più rapporti sessuali da molti anni» dice Giorgia. «Ho visto che ero sempre io a prendere l’iniziativa e lei sembrava che mi facesse un favore» le fa eco Alessandro.
Molte volte le problematiche che le coppie portano riguarda una difficoltà nella relazione sessuale che a volte si risolve in tradimenti o in una distanza cronica. Appare evidente che le relazioni sessuali nelle quali entrambi i partner riescono a soddisfare i propri bisogni sessuali contribuiscono alla soddisfazione e alla stabilità della coppia. Al contrario, un cattivo funzionamento dei sistemi sessuali di coppia incrementa l’interesse di uno dei partner nei confronti di una terza persona esterna alla coppia, corrode i legami affettivi e, quindi, distrugge la relazione (Sprecher&Cate, 2004; Hassebrauck&Fehr, 2002).
Ora, sappiamo bene che la sessualità è espressione fondamentale dell’essere umano ed è un fenomeno complesso che vede coinvolte influenze psicologiche, biologiche e culturali. Non si può ridurre alla dimensione genitale del sesso ma comprende molto altro: è anche gioco, relazione, comunicazione, scambio di piacere, momento privilegiato dell’intimità. Eppure sempre più rispetto alle crisi di coppia emerge una difficoltà in quest’area.
La letteratura ipotizza che il comportamento sessuale può anche essere messo in atto allo scopo di regolare stati emotivi e soddisfare bisogni non primariamente sessuali che la persona non riesce a gestire diversamente e che quindi abbia a che fare strettamente con il proprio modello di attaccamento.
I modelli di attaccamento sono diversi da persona a persona e hanno origine nella nostra infanzia e nel nostro rapporto con la primaria figura d’attaccamento, in genere la madre. Fisher e Crandell (2001) propongono il concetto di “attaccamento complesso”, nel quale ogni partner funge da figura di attaccamento per l’altro. Il concetto di attaccamento complesso si rifà all’idea che lo stile d’attaccamento di un partner influenza quello dell’altro, si verifica quindi un “matching di coppia” e secondo gli autori questi sono i possibili accoppiamenti che possono ottenersi dall’incrocio tra i diversi stili:
1) Attaccamento sicuro/sicuro: entrambi i partner esprimono un giusto equilibrio tra dare cura e ricevere cura, riescono ad essere dipendenti ed essere oggetto di dipendenza dell’altro in modo sano e funzionale, fungendo uno per l’altro da “base sicura”.
2) Attaccamento insicuro/insicuro: entrambi i partner sono caratterizzati da un’esperienza di attaccamento infantile insicura. A sua volta l’attaccamento insicuro si declina in 3 differenti modi:
a) attaccamento insicuro preoccupato/preoccupato: entrambi hanno difficoltà a fidarsi del conforto che l’altro può offrire e la loro vita di coppia sarà caratterizzata da un senso di deprivazione e di convinzione che l’altro non potrà mai soddisfare i propri bisogni. In questo modello di coppia è presente un livello elevato di conflitto in quanto ciascun partner, chiedendo che vengano saziati i propri bisogni cronici di dipendenza, rifiuta ogni risposta percepita come inadeguata.
Roberto: «Lei non si preoccupa di me, è sempre assorbita dal suo lavoro». Luisa: «Lui vorrebbe una vita sessuale più frequente, ma non si accorge di come sto io emotivamente»;
b) attaccamento insicuro distanziante/distanziante: i partner negano i sentimenti di vulnerabilità e il bisogno di dipendenza dall’altro. Le relazioni di coppia, a volte, sono caratterizzate da esplosioni di rabbia e di risentimento verso l’altro, senza un’apparente provocazione.
Gianni: «Io sono autonomo, ho una vita soddisfacente, non ho bisogno delle attenzioni di mia moglie». Maria: «Io mi arrabbio perché come lui non ha bisogno di me anch’io non ho bisogno di lui»;
c) attaccamento insicuro distanziante/preoccupato: Il partner preoccupato sente di essere abbandonato e cercherà costantemente il contatto ed il conforto dall’altro, mentre quello distanziante avvertirà fastidio per le richieste del partner e cercherà di allontanarsene il più possibile. Appena il partner preoccupato intensifica il desiderio di soddisfare i propri bisogni il partner distanziante si allontana. Questo sistema è, quindi, altamente conflittuale, con il partner preoccupato che manifesta insoddisfazione e quello distanziante che ritiene sia il malcontento dell’altro ad essere il problema nella relazione.
Greta: «Io provo a dirgli quanto mi fa arrabbiare il fatto che non sia mai a casa, ma lui sta zitto». Antonio: «Quando lei comincia ad urlare io esco di casa ancora di più».
3) Attaccamento sicuro/insicuro: solitamente questo tipo di accoppiamento porta il partner insicuro a correggere il proprio stile in quanto il partner sicuro funge da “base sicura”. In ogni caso, il partner sicuro si fa carico del bisogno di dipendenza dell’altro. Raramente, accade anche che sia il partner sicuro ad allinearsi allo schema insicuro.
Serena: «Io mi sento sempre insicura della nostra relazione, ma ogni volta che esprimo questo, Mario mi comprende e mi rassicura col suo amore».
Ne deriva che a seconda del matching di coppia ci saranno anche diverse dinamiche sessuali. Secondo Shane, Shane & Gales (1999), nel caso dell’attaccamento insicuro le esperienze sessuali possono sostituire altri importanti bisogni non sessuali che non sono stati soddisfatti. L’esperienza sessuale, quindi, diviene un modo per soddisfare dei bisogni di attaccamento che superano, hanno la precedenza e sostituiscono il sesso stesso. Per esempio i partner con stile ansioso hanno problemi a soddisfare i bisogni del proprio partner e sanno anche che è molto difficile per loro stessi raggiungere la calma e quello stato di sicurezza che li aiuterebbe a trarre dall’attività sessuale mutuo appagamento.
Quindi un partner può utilizzare l’esperienza sessuale come via attraverso la quale raggiungere una sensazione di benessere, di auto-protezione, di auto-regolazione, di autoconservazione e di sollievo dal senso di essere solo. Oppure in una coppia un partner può dare un’importanza grandissima all’attività sessuale all’interno della relazione e sperimentare sensazioni di ansia e paura se questa viene a mancare. Queste ansie e queste paure possono provocare modalità insistenti di convincere il proprio partner ad avere rapporti sessuali, il che, a sua volta, può portare ad un rifiuto e anche ad una distanza crescente. Al contrario, disattivare il comportamento sessuale all’interno di una relazione di coppia può comportare il rifiuto di bisogni sessuali e allontanamento dal proprio partner. Bartholomew & Horowitz (1991) propongono al riguardo di osservare il comportamento sessuale in rapporto alle due dimensioni dell’evitamento e dell’ansia.
Le persone che hanno uno stile di attaccamento caratterizzato da alto evitamento possono avere un comportamento sessuale scollegato dai bisogni di attaccamento. Il sesso non avrebbe lo scopo di ricercare la vicinanza dell’altro quanto, piuttosto, può essere vissuto come un meccanismo di autocura, come un modo per ridurre lo stress ma senza mostrare al proprio partner l’angoscia che si prova e senza fare richieste esplicite di cure e conforto.
Invece i partner con attaccamento ansioso vivono spesso l’amore come una esperienza che implica ossessione, desiderio di reciprocità e di unione, alti e bassi emotivi, una fortissima attrazione sessuale e sentimenti di gelosia. Il sesso può essere quindi usato al fine di cercare di controllare lo stato emotivo dell’altro e di riavvicinarlo a sé, sostituendo gli stati emotivi negativi con sentimenti di accettazione e desiderio di vicinanza. I partner con uno stile di attaccamento con alta ansia tenderebbero ad interpretare l’attività sessuale come un termometro dello stato della relazione e il sesso sarebbe vissuto come una rassicurazione per l’affetto e per l’amore del partner.
Cosa deriva da tutto ciò? Risulta importante per affrontare le crisi di coppia riconducibili a problematiche nell’area sessuale la presa di coscienza dello stile d’attaccamento sottostante la coppia e un lavoro in vista di un modello di attaccamento sicuro. Questo garantirebbe un miglioramento del rapporto di coppia sia a livello affettivo che a livello prettamente sessuale.
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