Il numero di Città Nuova di marzo 2024 è dedicato al tema della bellezza, non come semplice categoria estetica, ma come snodo sociale, politico e culturale. Nella sezione L’Inchiesta, Chiara Andreola e Miriana Dante esplorano come la bellezza, idealizzata e imposta, influenzi l’identità, la salute e il comportamento, specie tra giovani e categorie discriminate. La bellezza, divenuta standard e dovere sociale, si rivela fonte di esclusione e di conflitti interiori. Interviste e analisi – come quella con Laura Dalla Ragione – mettono in luce la connessione tra estetica, mercato e disturbi alimentari, indicando vie di consapevolezza e resilienza. Il numero offre uno sguardo profondo su come la bellezza possa diventare uno strumento di potere ma anche di liberazione.
Nell’editoriale Accendere l’immaginazione dal titolo “Resistere all’odio”, il direttore Giulio Meazzini invita a non cedere alla logica delle polarizzazioni, ma ad abitare la complessità del nostro tempo partendo dal Vangelo come chiave di discernimento e dialogo.
Nel dialogo pubblicato nella sezione “L’Intervista”, Michele Genisio raccoglie la testimonianza di Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, che racconta come l’associazione rappresenti un ambiente formativo, educativo e testimone del bene comune. La politica, vissuta come responsabilità sociale, e la rete dei servizi, diventano strumenti di giustizia e inclusione. Due testimonianze profonde nella sezione “Storie”, curate da Anna Spatola e Valentina Gaudiano, ci portano rispettivamente a Lampedusa, tra i migranti salvati in mare e il coraggio dei lampedusani, e nella riflessione sul “bello nuovo”, come percezione interiore che salva e rigenera. Entrambi i contributi mostrano come la bellezza stia nei gesti, nei legami e nella compassione che attraversa le difficoltà.
Nella sezione “Persona, famiglia e benessere”, Sara Fornaro analizza il legame tra pornografia e distorsione dell’affettività, in un’epoca segnata da un’ipersessualizzazione diffusa. L’articolo esplora i danni relazionali e psicologici e propone l’educazione all’affettività come antidoto. Un altro pezzo importante è quello di Daniela Notarfonso, che racconta il valore e il dolore del ruolo dei nonni in una storia di resilienza familiare.
“Italia” è il focus dell’articolo di Carlo Cefaloni, che indaga le dinamiche mafiose sommerse a Roma, dove la criminalità si mimetizza nell’economia legale. In vista del Giubileo, la capitale è chiamata a un riscatto civile sostenuto da reti sociali attive. La città eterna è allo stesso tempo teatro di infiltrazioni e di resistenza. Nella sezione “Mondo”, Bruno Cantamessa propone una riflessione sulle strategie di pace e sul valore della convivenza nonostante i conflitti in atto, a partire dalle dichiarazioni di Liliana Segre e dalla situazione israelo-palestinese. Un richiamo forte alla giustizia e alla responsabilità etica nella geopolitica.
Chiude il numero la sezione “Radar” con articoli che esplorano i vissuti giovanili. In particolare, il racconto nella rubrica Coming out, firmato da F&G, offre la testimonianza toccante di due genitori nel percorso di accoglienza del figlio omosessuale. La narrazione si intreccia con il tema del coming out come atto di verità, ma anche come ferita e rinascita.
Il numero si chiude con una serie di contenuti trasversali che confermano l’impegno della rivista Città Nuova nel leggere con cura e profondità il nostro tempo. Un invito alla lettura che lascia spazio alla riflessione e all’azione. Buona lettura!