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Coppia, come superare la trappola delle critiche abituali

di Angela Mammana

- Fonte: Città Nuova

Può capitare nelle copie di rinfacciarsi problemi o atteggiamenti già noti, all’infinito, in ogni litigio. Questo comportamento danneggia le relazioni e chi le vive.

Coppia in crisi, foto di yanalya, da Freepik
Coppia in crisi, foto di yanalya, da Freepik

Quando si fa una terapia di coppia spesso il lavoro si basa sulla comunicazione non violenta ed efficace, nell’introdurre nuovi comportamenti e abitudini per alimentare la relazione e sulla trasformazione degli stili di attaccamento (modalità con cui ci si relaziona, strutturata nei legami primari). Tutti questi aspetti sono fondamentali e interagiscono fra di loro determinando la qualità e il funzionamento tra i due, allo stesso tempo, tante volte non si arriva al nocciolo della questione se non si affronta l’aspetto legato alle proiezioni che si fanno sul partner, cioè a quegli aspetti di noi che non accettiamo, che non ci piacciono, che in qualche modo rivediamo nella persona che abbiamo di fronte.

Questa difesa si muove in modo inconscio e può rappresentare un ostacolo alla relazione intima soprattutto nella fase in cui l’innamoramento scema e si attraversa la disillusione, oppure quando i partner attraversano una possibile crisi evolutiva (eventi traumatici, nascite, lutti, malattie, incidenti). In che modo concretamente questo avviene? Pensate a quando dite all’altro che mette in atto sempre le stesse dinamiche o che sapete già cosa dirà… lì si potrà celare quell’aspetto che attiva una sofferenza.

La proiezione sull’altro di aspetti irrisolti viaggia a un livello inconsapevole, e pensare che sia l’altro a dirlo o pensarlo diventa paralizzante, destabilizza la relazione di coppia portandola ad una crisi molto profonda.

Spesso succede che chi affronta un rapporto di coppia disfunzionale e cerca di risolvere i conflitti emotivi provando a ripristinare la fiducia ripete sempre le stesse cose; come una canzone in loop. La coppia è frustrata da questa dinamica, ripete costantemente le stesse cose e non riesce andare avanti. Ciascun partner immagina cosa dirà l’altro, cosa vuole dimostrare, ciascuno ripete ciò che conosce senza essere in grado di modificare il punto di vista dell’altro. In modo triste lo scontro avanza nel tempo diminuendo così l’intimità, ad un certo punto i due conoscono bene dov’è il blocco, ma difficilmente riescono a smettere di comportarsi in quel modo. In quel momento ognuno si difende da qualcosa dentro di sé, che sembra provenire dal partner sotto forma di un’offesa o di un’umiliazione che sembra inconciliabile con l’amore.

Questo processo proiettivo allude al fatto di vedere in modo conscio o semi-inconscio degli elementi ignoti della nostra vita psichica in un’altra persona, in questo modo allontaniamo da noi stessi gli elementi sconosciuti da cui dobbiamo difenderci e tendenzialmente cercheremo di controllare l’altro. Quando in modo naturale si ripetono frasi come: “ecco, fai sempre in questo modo”, è possibile che ci troviamo in questo grande tranello.

La psicologa americana Polly Young – Eisendrath nel suo libro “Imparare ad amare” dice: “è come se i contenuti psichici più dolorosi di uno dei due fossero stati traslocati, a sua insaputa, nel domicilio emotivo dell’altro”. Per trasformare questa dolorosa dinamica in una relazione intima ciascuno dei due deve capire certe cose di se stesso e della relazione.

Per ascoltare profondamente e comprendere il partner, a tutti i livelli sia verbale che non verbale, quello che dice e quello che esprime con l’espressione facciale che disturba, occorre essere aperti e curiosi. Comprendere tutto questo può voler dire attraversare un dolore, se non si può tollerare questo sentimento difficilmente si riuscirà a comprendere ciò che turba. È una dinamica complessa, a volte disorientante anche per coloro che si sono amati tantissimo, e può mandare in tilt anche le coppie che sembrano ideali. Occorre osservare l’esperienza nel presente con apertura. Riappriopriarsi della proiezione osservando cosa succede dentro di sé sul piano emotivo e parallelamente comunicare senza aggressività passiva o attiva rappresenta un grande passo nella crescita di ciascun partner e del “noi”. Potrebbe servire un aiuto esterno.  È un’occasione per conoscersi e continuare a stare accanto alla persona che si è scelto!

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