Contenuto riservato agli abbonati di “Ekklesía”
Se sei abbonato, effettua il login
Sembra un avvenimento dei nostri giorni, eppure si è realizzato un secolo fa: la generatività di Charles de Foucauld si manifesta quasi dieci anni dopo la sua morte. Aveva sempre desiderato avere discepoli e per loro aveva preparato, secondo lo stile della vita religiosa dell’epoca, regolamenti e direttorio, ma mai ebbe la gioia di accoglierli a Tamanrasset dove viveva. Lo Spirito ha avuto i suoi tempi, superando poi largamente le aspettative di frère Charles. Oggi sono ventuno le famiglie religiose che si richiamano al suo carisma e al suo modo di seguire il «beneamato fratello e Signore». A parlarcene è il postulatore della causa di canonizzazione di de Foucauld.
Contenuto riservato agli abbonati di “Ekklesía”
Se sei abbonato, effettua il login
Riproduzione riservata ©