Il programma delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 che, a partire da sabato 5 febbraio, assegnerà nelle prossime settimane 109 titoli a cinque cerchi, comprende 15 diversi sport. Alcune di queste discipline godono di una notevole visibilità mediatica, come ad esempio lo sci alpino, per altre, invece, le apparizioni televisive sono piuttosto scarse. Almeno da noi. Tra queste ultime c’è anche il freestyle, sport invernale che ha cominciato a diffondersi solo alla fine degli anni settanta (dal 1992 assegna ufficialmente medaglie olimpiche), che si pratica con gli sci, e che comprende una serie di specialità che nascono da una “rielaborazione” dello sci alpino attraverso l’introduzione di salti, difficoltà di percorso, e varie figure coreografiche.
Gli Stati Uniti, insieme ad altre nazioni come il Canada, la Russia, e la Svizzera, sono tra i Paesi più forti in questo sport. E proprio negli Stati Uniti è nata una delle atlete più attese della prossima edizione dei Giochi. Anzi, per molti addetti ai lavori, potrebbe essere proprio lei la regina delle Olimpiadi di Pechino 2022. Si chiama Eileen Gu, ha appena diciotto anni, ed è nata a San Francisco, in California. La vedremo competere in tre diverse specialità, altamente “adrenaliniche” e spettacolari: prima nel big air (finale in programma martedì 8 febbraio); poi nello slopestyle (medaglie assegnate lunedì 14 febbraio); infine nell’halfpipe (atto conclusivo venerdì 18 febbraio). Per lei, vincere tre medaglie non è poi così impossibile…
La Gu è una ragazza sempre sorridente, che pratica questo sport con ottimi risultati già da un po’ di tempo, e che è balzata agli onori delle cronache un paio d’anni fa. Più precisamente da quando, a Losanna, si aggiudicò due ori ed un argento durante i Giochi olimpici giovanili disputati nel 2020. Per lei, finora, ben otto successi in coppa del mondo, ottenuti nonostante lo sport non sia mai stato effettivamente al “primo posto”. La sua priorità, finora, è stata infatti lo studio. Pensate che nel SAT (Scholastic Aptitude Test), un test attitudinale molto diffuso negli Stati Uniti, generalmente richiesto per l’ammissione ai college, la Gu ha preso un punteggio molto alto (su oltre due milioni di partecipanti solo 3.260 studenti hanno ottenuto un risultato più alto di lei). Da lì l’ammissione alla Stanford University, dove ha completato gli studi con due anni d’anticipo.
«Quando sono a scuola, sono al 100% concentrata sulla scuola. Quando sono sugli sci, sono al 100% concentrata sugli sci», spiega spesso la Gu a chi le chiede come sia possibile conciliare, con risultati così buoni, entrambe le cose. E pensate che oltre a questo riesce a trovare il tempo anche per altro: suona molto bene il pianoforte, ad esempio, e fa la modella (part-time) corteggiatissima da diversi importanti marchi di moda (come Tiffany, Vogue, e Louis Vitton). Insomma, tutte le caratteristiche giuste per diventare una sorta di superstar dello sport americano. Invece… nei prossimi giorni la vedremo gareggiare per la Cina. Eh già, perché questa fenomenale ragazza dal 2019 gareggia per difendere i dolori del Paese asiatico.
Il suo nome completo, a dirla tutta, è infatti Ailing Eileen Gu (Ailing è la traduzione cinese di Eileen). Ha voluto così la mamma, cinese (il padre invece è americano), per non farle scordare una parte delle sue origini. E le sue origini la Gu non le ha certo dimenticate, visto che ogni estate la mamma la manda a trascorrere un mese a Pechino proprio per questo (così, oltre alla lingua del suo Paese natio, oggi parla benissimo anche il cinese mandarino, senza alcuna traccia di accento americano). Una decisione, quella di non competere più per gli States, che le ha attirato più di qualche polemica. Lei ha spiegato che si sente fiera di essere al tempo stesso americana e cinese, e non ha mai rinnegato tutto l’aiuto ricevuto dalla federazione statunitense nella sua crescita sportiva, ma nello stesso tempo ha sempre difeso la sua scelta.
«Quando sono negli Stati Uniti mi sento al 100% americana. Quando sono in Cina mi sento al 100% cinese. Ho fatto questa scelta perché il mio obiettivo è quello di diventare una fonte di ispirazione per le migliaia di ragazzi e ragazze che si avvicinano a questa disciplina nel Paese dove è nata mia mamma. Vorrei incoraggiare le persone e avvicinarle a questo sport estremo che amo tanto. Le Olimpiadi invernali di Pechino sono un’occasione unica per promuovere lo sport che amo, ma anche per dare stimolo alla reciproca comprensione, alla comunicazione e all’amicizia tra nazioni».