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Condizione digitale e dignità umana

di Valter Marchetti

- Fonte: Città Nuova

L’emergere di una nuova figura professionale. L’antronomo, cioè una persona che pone l’umano come norma all’interno di un processo di innovazione e in una condizione digitale.  Una proposta di don Luca Peyron, docente all’Università Cattolica e responsabile dell’Apostolato digitale diocesi di Torino.

Condizione digitale foto pixabay

La condizione digitale sta a significare  «una condizione di vita delle persone in cui la distinzione tra on line ed off line è sparita, sostituita da un mondo in cui tutto è sostanzialmente digitalizzato, connesso o connettibile attraverso strutture, tecnologie e protocolli tecnici e culturali digitali» È don Luca Peyron (giurista, teologo  e docente all’Università Cattolica, responsabile dell’Apostolato digitale diocesi di Torino)  a suggerire quest’ultima espressione di “condizione digitale”, rappresentativa di un vero e proprio esito dell’evoluzione informatica iniziata a partire negli anni successivi al secondo conflitto mondiale, con la costruzione dei primi calcolatori elettronici.

L’impatto dell’intelligenza artificiale sui diritti umani universali. Anche nell’area degli studi e delle applicazioni dell’intelligenza artificiale, esistono delle criticità, come in ogni ambito delle scoperte scientifiche e delle evoluzioni tecnologiche. Per fare un esempio, basti pensare al crescente fenomeno delle fake news, alle diverse forme di odio espresse attraverso i molteplici canali social, al cyberbullismo e, non da ultimo, alle diverse problematiche insorte attorno alla questione della spiegabilità e della trasparenza degli algoritmi.

L’intelligenza artificiale al servizio della dignità umana: accountability. Affinché la tecnologia digitale possa davvero rappresentare un bene per l’intera umanità ed in particolare « un servizio globale ed universale riconosciuto ed accettato, deve liberarsi dai sospetti fondati che oggi la circondano, dai timori che possa nuocere all’umano, dalle avvisaglie di essere strumento di controllo di una oligarchia»afferma don Peyron – è necessario pensare a come introdurre i diritti umani nella cultura che sta alla base di questa condizione digitale.

Il diritto dentro l’intelligenza artificiale. Perché l’intelligenza artificiale possa davvero costituire  un bene ed una risorsa preziosa per l’uomo, occorre rivoluzione alcuni schemi di teoria generale del diritto, affinché il diritto stesso possa essere non più esterno ai fenomeni sociali  «ma interno ad essi, coessenziale», precisa don Peyron. Insomma, non è più sufficiente garantire il diritto alla connessione: occorre garantire una connessione digitale ( o meglio, una condizione digitale) caratterizzata da una cornice valoriale atta a rispettare e tutelare l’umanità.

Custodire un quadro teleologico di fondo. La tutela dei fanciulli. Per tutelare la dignità dell’uomo e preservare i diritti fondamentali dell’umanità, «la tecnologia deve cooperare a questo scopo, la condizione digitale deve essere un ambiente strutturato e governato in modo tale che questo possa avvenire». Don Luca richiama, ad esempio, il fondamentale diritto alla privacy ed alla protezione dei dati personali dei bambini, al loro diritto di giocare – responsabilmente e serenamente – nella condizione digitale, senza alcun tipo di condizionamento della ( e nella)  “rete”. Ed infatti, per tutelare tutti ( anche quelli più forti ed esperti di informatica e di intelligenza artificiale), occorre iniziare a tutelare i più fragili ed inesperti, come i bambini appunto. Ma per far questo è indispensabile costruire e formare delle nuove figure professionali che siano in grado di interagire tra la tutela della dignità umana ed i sistemi di intelligenza artificiale, ma da subito, a partire dalla progettazione degli algoritmi e di questi sistemi tecnologici.

La proposta di don Peyron: la figura dell’antronomo. Nomos ed antropos: la regola e l’umano. Non si tratta di un mero mediatore tra l’uomo e la macchina o di una sorta di figura esperta di etica dei processi informatici e di intelligenza artificiale. Viceversa, precisa don Luca che ha coniato il termine insieme a Vittorio di Tomaso, un imprenditore del settore Ai, il compito dell’antronomo  “è proattivo e non gioca sulla difensiva, non ha un atteggiamento luddista e neppure tecno-entusiasta, ma tecno-realista “, mediante un approccio transculturale e di collaborazione tra diversi saperi scientifici, tecnologici  ed umanistici. Quindi non un mero tecnico bensì un tecnico con un  valore aggiunto. L’antronomo, infatti, tutela l’umano da subito, partecipando attivamente  nella costruzione dei sistemi di intelligenza artificiale, garantendo in maniera costante la salvaguardia della dignità umana.

Una innovazione antropica. È indispensabile che questo ponte tra tecnologia e umanesimo sia caratterizzato da norme fondamentali di riferimento che, don Peyron, individua nei diritti umani: un nuovo professionista antropico, che pone l’umano come norma all’interno di un processo tecnologico e, pertanto, di quella che è stata definita la condizione digitale dell’umanità.

Interdisciplinarietà di saperi e competenze. Per attuare questa innovazione antropica caratterizzata da saperi e competenze trasversali al servizio dell’uomo, Don Peyron insieme ai diversi collaboratori dell’Apostolato Digitale e ad altri enti formativi ed istituzionali, sta lavorando per disegnare in concreto possibili percorsi ( anche universitari) di didattica che prevedano discipline diverse e che consentano al futuro antronomo di interagire con coloro che progettano i sistemi di intelligenza artificiale. Per questa nuova figura professionale dell’antronomo, vi è la previsione di una laurea magistrale in psicologia dell’innovazione digitale presso l’Istituto Salesiano Torio Rebaudengo -IUSTO, afferente alla Pontificia Università Salesiana.

Le citazioni sopra riportate sono tratte da Diritti umani e dignità nell’era della globalizzazionedi Enrico Larghero e Giuseppe Zeppegno – Prima Parte – I diritti umani nella condizione digitale: una opportunità di rilancio di Luca Peyron.

 

 

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