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Sei sempre stanco? Qualche consiglio

di Angela Mammana

- Fonte: Città Nuova

Se ci si sente spesso stanchi e spossati, forse è a causa di una sensazione di stress, che se prolungata può avere conseguenze negative per la salute.

Avete mai avuto in testa il ritmo pop rock dei Velvet “Soffro lo stress, io soffro lo stress. Sono stanco e fuori forma”? Risuona anche dentro le pareti della mia stanza l’eco del “sono stanco e fuori forma”. Ascolto spesso affermazioni come: “Sono stanco, mi sento senza forze!”. Dietro la stanchezza si può nascondere stress, ansia e umore depresso.

Il medico canadese Hans Selye ha definito lo stress come una reazione non specifica ad uno stimolo negativo. Lo stress esiste per far capire che qualcosa all’interno o all’esterno della persona non sta andando nel verso giusto. Non è un male di per sé, possiamo differenziare uno stress negativo “distress” e uno stress positivo “eustress” che permette all’uomo di adattarsi ai cambiamenti.

L’eustress ci aiuta ad affrontare e superare le sfide quotidiane, ci spinge anche a pensare più velocemente e ad esprimere il pensiero nel modo migliore, non producendo grossi scompensi psicoemotivi, ma piuttosto una sensazione di benessere e una maggiore grinta. Il distress, invece, si presenta di fronte ad un evento a cui attribuiamo un valore negativo, come un incidente, un licenziamento e coincide con la concezione comune della parola stress. È ciò che si prova quando si percepisce di non poter a controllare la situazione o vi è un sovraccarico che non si riesce a fronteggiare. A volte, accade che chi è stressato non ne sia nemmeno consapevole.

Lo stress è un campanello d’allarme che mette in guardia la persona rispetto a qualcosa, probabilmente, la scelta di una strada che lo allontana da se stesso o dai suoi bisogni primari. Ansia e stress sono dominanti nella vita moderna, se per certi versi abbassano la qualità dell’esistenza non bisogna dimenticare che se fanno parte della nostra natura ci sono per una buona ragione. Entrambi si manifestano più o meno con la stessa sintomatologia: mal di testa, sudorazione, tachicardia, agitazione, insonnia, calo del desiderio nella sfera sessuale, stanchezza.

In ogni caso non sono sovrapponibili, lo stress racchiude in sé varie reazioni di allarme provocate da agenti esterni, da avvenimenti, traumi, e può far da avvisaglia aumentando la capacità di reazione dell’individuo, oppure, quando è eccessivamente forte diventa paralizzante. Anche l’ansia provoca una sensazione di allarme e si differenzia dalla paura poiché precede un’esperienza negativa piuttosto che seguirla, cioè, è anticipatoria rispetto alla paura che è una reazione a uno stimolo pericoloso.

L’ansia in alcuni momenti è fondamentale, se dobbiamo sostenere un esame ci attiva al fine di raggiungere l’obiettivo; può stimolare l’impegno. Se diventa persistente e non si riesce a recuperare uno stato di tranquillità, la questione cambia! Nel momento in cui il segnale di “allarme” continua a suonare senza fermarsi come se ci fosse un continuo esame, allora, l’ansia diventa patologica. L’uomo di per sé è programmato per provare questa sensazione solo per un breve periodo, il tempo necessario ad affrontare la sfida che si presenta. Se si trasforma, invece, in uno stato di attivazione perenne crea fastidiosi scompensi, diventando cronica o generalizzata. Ha un effetto sul sistema nervoso che potremmo paragonare all’allarme di una macchina che suona continuamente senza la presenza di nessun ladro o di nessun problema; in questo modo l’allert copre ogni pensiero razionale.

Vi sono dei fattori che moltiplicano la forza dell’ansia come, per esempio, la mancanza di autostima e la paura del futuro. Chi, infatti, non ha fiducia nelle proprie capacità vede continui ostacoli e crede di non essere in grado di superarli. Anche qualcosa che non si conosce aumenta il livello dell’ansia, in quanto lo sconosciuto fa paura! Altri attivatori d’ansia possono essere il perfezionismo e il desiderio di raggiungere degli obiettivi molto elevati. L’ansia è un’esperienza comune a tutti gli individui, mentre, quando si prova un’ansia continua, generalizzata e che persiste nel tempo permeando ogni aspetto della vita, è un vero e proprio problema per cui occorre farsi aiutare da uno specialista.

Il disturbo d’ansia generalizzata colpisce un individuo su cinquanta ed è più diffuso tra le donne. Per ristabilire un equilibrio psicofisiologico è utile mantenere alcune buone abitudini come il sonno, andando a dormire sempre agli stessi orari durante tutta la settimana e dormendo un numero di ore sufficiente (intorno alle otto ore). Regolarizzare i pasti, consumandoli negli stessi momenti della giornata senza saltarli. Fare attenzione all’esposizione alla luce, quando si va a dormire spegnere tutti i dispositivi elettronici, rilassandosi magari leggendo un libro. Altre abitudini utili per trasformare l’ansia e scaricare lo stress sono le attività artistiche, creative e sportive. Pablo Picasso affermava “l’arte scuote dall’anima la polvere accumulata dalla vita di tutti i giorni”.

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