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Single e consapevoli

di Serena Scotto d’Abusco

- Fonte: Città Nuova

Perché può essere difficile creare o portare avanti una relazione affettiva seria? Cosa spinge a intraprendere un rapporto? Come la propria storia influisce sul presente? Un approfondimento.

Massimo ha 40 anni, una vita intensa e soddisfacente, ma non riesce a portare avanti una relazione affettiva che sia seria e duratura. Ne avrebbe voglia, ma crede di «non aver incontrato la persona giusta». A volte questa convinzione si alterna a mille dubbi, si chiede se c’è qualcosa che non funziona in lui e cosa potrebbe cambiare.

Le motivazioni che spingono due partner ad intraprendere una relazione e a legarsi in maniera più o meno duratura sono molteplici. C’è chi cerca un compagno per la vita, chi è più legato alla voglia di un diversivo momentaneo, chi cerca un complice di avventure, e così via. Tutte queste motivazioni possono essere valide in quanto espressione di bisogni personali e individuali degne di profondo rispetto. È necessario, però, esserne consapevoli. Solo con la consapevolezza, infatti, si può trovare quello che si cerca.

Spesso è questo il problema principale: si cerca senza sapere cosa. Si crede, ad esempio, di volere una compagna con cui costruire una famiglia, ma in realtà non ci si sente realmente pronti ad affrontare questo importante cambiamento e quello che comporta. Altre volte si crede di essere disposti a relazioni saltuarie e poco impegnate quando invece si desidererebbe un qualcosa di più stabile, motivo per cui ci si espone a continue delusioni e sofferenze.

I nostri bisogni legati alla sfera affettiva possono essere influenzati da molteplici fattori ed è importante mettere a fuoco e riflettere su ciascun aspetto:
situazioni personali che ci si trova a vivere: ad esempio un’instabilità professionale o un eccesso dell’attività lavorativa che toglie spazio ad altre esperienze; o una condizione di isolamento sociale dovuta ad un trasferimento o ad un cambio di vita, a difficoltà relazionali, ecc;
esperienze passate come delusioni amorose, malattie, lutti, traumi più o meno consapevoli, ecc.;
modelli di coppia a cui si è stati abituati. Chiedersi a tal riguardo: i miei genitori che coppia sono stata? Si amavano? Come questo modello mi ha influenzato? Sto riproponendo un modello uguale a quello visto in famiglia o magari opposto senza chiedermi se è realmente quello che desidero?
Ruoli che si hanno all’interno della propria famiglia d’origine. A volte in famiglia si può ricoprire un ruolo che non è propriamente solo quello di figlio. In caso di coppia genitoriale conflittuale, ad esempio, si può rischiare di essere stati per tanti anni il confidente, partner, amico di uno dei due genitori. Oppure si può percepire un genitore in eccessiva difficoltà e quindi avere il compito di sostenerlo, amarlo, aiutarlo, ecc.

Comprendere il proprio ruolo all’interno della propria famiglia e capire in che modo quel ruolo abbia il potere di influenzare le relazioni attuali è un lavoro non facile ma necessario. È difficile, infatti, ad esempio, che se si è legati in maniera esclusiva ad un genitore ci si possa legare ad un partner. Oppure se il ruolo ricoperto all’interno della famiglia di origine è estremamente centrale è difficile che ci si possa sentire liberi di costruire una nuova famiglia indipendente. E così via. Alla luce di questo c’è da aggiungere che certamente nell’incontrare o meno una persona con cui condividere un percorso di vita, le variabili esterne hanno un forte valore e vanno considerate. Non è semplice incontrare qualcuno con cui condividere bisogni, emozioni, sentimenti e con cui fare progetti. Non è facile trovarsi, ma senza bisogno di colpevolizzarsi o sentirsi sbagliati, un punto di partenza importante è senz’altro la capacità di essere consapevoli di come ciascuno di noi funziona.

La consapevolezza migliorerà il benessere di ciascuno sia in relazione agli altri che a sé stesso, poiché comprendendo quello che si vive ci si ritroverà o meno in balìa di emozioni e azioni che non si è in grado di gestire. Inoltre, tali consapevolezze aiuteranno anche nel rapporto con un eventuale partner. Più sarò in grado di comprendere come funziono e di cosa ho bisogno più sarò capace di chiedere agli altri e di trovare quello che cerco.

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