La recente scoperta e diffusione di una variante di coronavirus con un contagio più elevato dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che è fondamentale un approccio coordinato a livello dell’Unione europea (UE). Per questo è necessario offrire chiarezza alle persone e scongiurare una recrudescenza del virus come conseguenza delle festività di fine anno. Del resto, qualsiasi allentamento delle misure dovrebbe tenere conto dell’evoluzione della situazione epidemiologica e della disponibilità di capacità sufficienti per effettuare test, rintracciare i contatti e curare i pazienti.
Infatti, la Commissione europea ha adottato una strategia volta a una gestione sostenibile della pandemia nei mesi invernali, un periodo in cui circostanze specifiche, come il fatto di riunirsi in ambienti chiusi, possono comportare il rischio di una maggiore trasmissione del virus. Per questo, la strategia “Restare al riparo dalla Covid-19 durante l’inverno” raccomanda una serie di misure per tenere sotto controllo la pandemia finché i vaccini non saranno disponibili su larga scala.
Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, afferma che «in questi tempi estremamente difficili è di vitale importanza fornire agli Stati membri orientamenti che promuovano un approccio comune alla stagione invernale e che indichino in particolare come gestire il periodo di fine anno. Dobbiamo limitare futuri focolai di contagio nell’UE. Solo attraverso una gestione continua della pandemia riusciremo ad evitare altri lockdown e gravi restrizioni e a superare insieme la crisi».
Il distanziamento fisico e la limitazione dei contatti sociali, sono fondamentali durante i mesi invernali, compreso il periodo delle festività. Le misure dovrebbero essere mirate ed elaborate in base alla situazione epidemiologica locale per limitarne l’impatto socioeconomico e aumentare l’adesione alle stesse da parte delle persone. Test e tracciamento dei contatti sono essenziali per individuare cluster di casi e interrompere la trasmissione dell’infezione. La maggior parte degli Stati membri dispone ora di app nazionali per il tracciamento dei contatti, mentre un servizio di gateway europeo consente il tracciamento transfrontaliero.
La sicurezza degli spostamenti richiede un approccio coordinato a fronte del possibile aumento degli spostamenti durante le festività di fine anno. Occorre preparare le infrastrutture di trasporto e comunicare con chiarezza gli obblighi di quarantena che possono essere imposti quando la situazione epidemiologica nella regione di origine è più grave rispetto alla regione di destinazione.
Del resto, occorre predisporre piani di continuità operativa delle strutture sanitarie per garantire la gestione dei focolai di Covid-19 e la continuità dell’accesso alle altre cure. La stanchezza da pandemia è una reazione naturale alla situazione attuale e può influire sulla salute mentale. Gli Stati membri dovrebbero potenziare il sostegno pubblico per fronteggiare la stanchezza da pandemia così come il sostegno psicosociale. Inoltre, nell’abito delle strategie nazionali di vaccinazione, la Commissione europea è pronta a sostenere gli Stati membri nella distribuzione dei vaccini.
In merito alle funzioni religiose, il documento adottato dalla Commissione europea raccomanda anche agli Stati membri di «considerare di evitare servizi di grandi dimensioni o di utilizzare trasmissioni online, televisive o radiofoniche, in caso di cerimonie, […] e di vietare il canto comune». Pur comprendendo la preoccupazione alla base della raccomandazione, la Commissione delle conferenze episcopali della Comunità Europea (COMECE) critica il metodo con il quale le istituzioni dell’UE hanno scelto di fornire tale orientamento, esortando le istituzioni europee a consultarsi con le Chiese e le comunità religiose soprattutto quando si prendono in considerazione raccomandazioni che hanno un impatto su questioni religiose. Inoltre, la COMECE sottolineare che l’articolo 17 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea asserisce la competenza nazionale esclusiva per la determinazione dei rapporti tra Chiesa e Stato e la non ingerenza dell’UE in questi rapporti.
Il Segretario generale della COMECE, p. Manuel Barrios Prieto, sottolinea che «la mancanza di competenza dell’UE dovrebbe essere un motivo in più per le istituzioni europee per coinvolgere le autorità religiose nell’esaminare raccomandazioni non vincolanti su questioni relative alle celebrazioni religiose, nel pieno rispetto della libertà di religione. Infatti, come sottolineato dai Presidenti di tutte le Conferenze episcopali dell’UE in un recente messaggio rivolto all’UE e agli Stati membri, «il rispetto della libertà di religione dei credenti nel pieno rispetto delle esigenze sanitarie è un elemento cruciale per la Chiesa in molti Stati membri dell’UE durante l’attuale pandemia».
Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, sottolinea che «quest’anno le celebrazioni di fine anno saranno diverse. Né potrebbe essere altrimenti. In Europa ogni 17 secondi una persona perde la vita a causa della Covid-19. Sebbene si stia probabilmente stabilizzando, la situazione rimane nondimeno delicata. Quest’anno anche le festività di fine anno saranno diverse, come tutto il resto. Non possiamo vanificare gli sforzi compiuti da tutti noi negli ultimi mesi e nelle ultime settimane. Quest’anno, la vita e la salute devono avere la precedenza sulle feste. Ma con i vaccini all’orizzonte c’è anche speranza. Tutti gli Stati membri devono essere pronti ad avviare le campagne di vaccinazione e a distribuire i vaccini al più presto, non appena ne sarà disponibile uno sicuro ed efficace». La data prevista per l’inizio delle vaccinazioni nell’UE è il 27 dicembre.
La nuova strategia dell’Unione europea “Restare al riparo dalla Covid-19 durante l’inverno” si ricollega ai nuovi orientamenti sui viaggi aerei nell’Unione europea, pubblicati in base alle conoscenze scientifiche più recenti e agli orientamenti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (AESA). Inoltre, l’applicazione mobile Re-open EU, disponibile gratuitamente per i telefoni Android e iOS, fa seguito al successo della piattaforma web Re-open EU, varata a metà giugno, che fornisce informazioni in tempo reale sull’apertura delle frontiere, sui mezzi di trasporto e sui servizi disponibili negli Stati membri.