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Italiani creduloni?

Ho appena sentito il notiziario di un’emittente radiofonica. L’ultima notizia era la seguente: «Uno studio afferma che nel mondo un miliardo di persone potrebbero essere contagiare dal coronavirus». Senza dire chi ha effettuato questo studio e su quali basi è stato condotto. Questo modo (ormai dilagante) di fare informazione è da irresponsabili. Genera solo angoscia se non panico. Siamo costretti a subire questo bombardamento senza poter fare nulla? Grazie

 

I mezzi a nostra disposizione permettono a molte persone di essere autori indipendenti di notizie imprecise, quasi mai sostenute con dati certi e a volte anche completamente false. Ma è molto grave che gli organi di informazione propongano notizie prive di fondamento scientifico e nessun riferimento a studi accreditati.

Bisogna comunque considerare che gli italiani e le italiane non sono così creduloni come sembra. Infatti, i dati dell’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società 2020, che rilevano il loro punto di vista, indicano che quasi il 70% ritiene che circolino notizie scientifiche false sul web e sui social. Inoltre, la stessa percentuale si dichiara convinta che le notizie debbano essere valutate in base alla fonte da cui provengono e confrontandole con altre fonti. Si registra dunque una consapevolezza diffusa del fenomeno delle fake news e si guarda in modo critico alle notizie che provengono dai media.

Non si deve però trascurare il fatto che esiste ancora una fascia di popolazione facilmente condizionabile, il 25%, che sottovaluta il problema e può facilmente subire passivamente un eccesso di notizie false.

Come cittadini abbiamo il dovere di informarci e consultare criticamente quanto ci viene proposto, soprattutto facendo attenzione a condividere, inviare o rilanciare messaggi dai toni eccessivi. Gli stessi dati dell’Osservatorio confermano che tra le cause della diffusione di fake news si riconoscono principalmente i comportamenti individuali istintivi e frettolosi.

Infine, i media hanno il dovere di proporre notizie verificate e riconducibili a studi ufficiali superando la tentazione di essere i primi a dare una notizia e la ricerca spasmodica di originalità. La proposta di argomenti credibili e sostenuti da riferimenti corretti permetterà ai produttori e ai fruitori di notizie scientifiche di trovare maggiore equilibrio limitando, ove possibile, la diffusione di notizie false.

 

Giuseppe Pellegrini, PhD

Lecturer on Innovation, Technology and Society

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