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Brexit, a rischio migliaia di posti di lavoro

di Miriam Iovino

Ci sono anche la Bmw, la Peugeot e la Nissan tra le case automobilistiche che si dicono preoccupate dalla possibilità, sempre più reale, di una uscita del Regno Unito dall’Unione europea (Brexit) senza un accordo. La data ufficiale è il 31 ottobre e se il premier britannico Johnson non vuole superarla, da un lato che chi preme per un rinvio, mentre dall’altro c’è chi spinge per il raggiungimento di un accordo tra le parti. In gioco ci sarebbero migliaia, se non addirittura milioni, di posti di lavoro e miliardi di euro che potrebbero finire in fumo. Ne sono convinti, ad esempio, i vertici di 23 associazioni imprenditoriali automobilistiche europee, preoccupate che si possa arrivare ad una interruzione della produzione. Una ipotesi che, al solo Regno Unito potrebbe costare, al minuto, circa 50mila sterline.

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