È giunto ormai agli sgoccioli un 2025 che – sportivamente parlando – ci ha lasciato qualche boccone amaro che ha il sapore di “se” e di “ma” ma che ha, soprattutto, il sapore dolce delle belle novità, de grandi ritorni, dei record polverizzati e dei magici momenti che rimarranno non solo nel 2025, ma anche nel 2026 e oltre.
Qualche ostacolo…
La vita non può sempre essere tutta en rose anzi, forse non lo è quasi mai. E, se siamo chiamati a fare un bilancio dell’anno, non possiamo di certo parlare solo di quello che è andato bene perché non bisogna mai dimenticare gli ostacoli che servono per crescere. E partiamo, quindi, nel bilancio sportivo di questo 2025 da quei piccoli bocconi amari che, come direbbero i romantici Pinguini, ci servirà un amaro per farceli passare.
Il 2025, infatti, adesso, visto dall’alto dei 12 mesi trascorsi, un grande anno per lo sport azzurro, non è proprio iniziato nel migliore dei modi, soprattutto lì dove le aspettative erano più alte. L’anno inizia con l’ombra del doping nel tennis per il nostro campione altoatesino che si ritrova – senza nessuna colpa diretta – a dover subire un processo (anche e soprattutto mediatico) e a dover scontare tre mesi di squalifica, mesi che lo hanno portato inevitabilmente a perdere punti importanti e il titolo di numero 1 al mondo. Le cose non sono di certo andate meglio nel mondo del calcio, con la Nazionale di Gattuso che sognava una qualificazione diretta ai Mondiali e che dovrà, invece, attendere i play-off. Débâcle anche nei motori perché sono servite solo poche gare per capire che il predestinato e il sir sette volte campione del Mondo non avrebbero potuto fare miracoli in Ferrari senza una monoposto all’altezza della F1.
Delle piccole, grandi, delusioni che non cambiano, però, il bilancio più che positivo dell’anno che si sta chiudendo perché lo sport non è non cadere, ma cadere e rialzarsi più forti di prima ed è quello che i nostri campioni hanno fatto e stanno continuando a fare. Sinner nel post squalifica ha vinto tutto ciò che poteva vincere, arrivando a solo qualche passo dalla vetta; la Nazionale di Gattuso arriverà ai play-off per giocarsi i Mondiali e la Ferrari di Vasseur ha già pronto un progetto ambizioso per il 2026.
…ma poi che spettacolo
Qualche ostacolo c’è stato, c’è e ci sarà, ma poi lo spettacolo ne vale la pena. E quindi, dal retrogusto un po’ amaro, passiamo al dolce perché l’anno che è ormai giunto agli ultimi minuti di gioco, ci ha regalato dei momenti magici e a tratti inaspettati dal tennis al volley passando per il nuoto, la scherma e lo sci. Impossibile ricordare tutto, ma cerchiamo di rivedere insieme alcuni dei momenti più speciali dell’anno.
Partiamo dalle nevi con una fantastica Federica Brignone che ha ben inaugurato il 2025 con l’oro nel gigante di Saalbach e il ritorno dell’Italia in trionfo ai Mondiali dopo ventotto anni dall’ultima volta (seconda italiana di sempre dopo Deborah Compagnoni che trionfò nel 1997 al Sestriere).
Passiamo poi al tennis che, nonostante i tre mesi di assenza di Sinner è stato, anche quest’anno, uno dei protagonisti indiscussi del nostro sport con l’altoatesino che si conferma campione in Australia e alle ATP di Torino e diventa anche il primo azzurro di sempre a vincere a Wimbledon. L’anno d’oro del tennis continua, ovviamente, con Paolini e il team femminile che porta a casa la seconda Billie Jean King Cup consecutiva e dei fantastici Matteo Berrettini e Flavio Cobolli che trascinano alla vittoria della terza Davis Cup consecutiva il team maschile dell’Italtennis, nonostante le pesanti assenze di Sinner e Musetti.
Altro anno d’oro anche per il volley. Partono le magnifiche ragazze di Velasco che, dopo il bis al Volleyball Nations League, decidono di sognare ancora più in grande e in Thailandia contro la Turchia, ben 23 anni dopo l’ultima volta, si laureano Campionesse del Mondo di Volley. E, siccome i sogni, specie quelli grandi, sono contagiosi, a poche settimane di distanza, in un settembre da incorniciare per l’Italvolley, anche la squadra maschile allenata da Fefè De Giorgi batte la Bulgaria e si riconferma Campione del Mondo dopo il titolo conquistato nel 2022.
Nell’anno della riconferma degli sport che ci hanno fatto sognare nell’anno precedente non poteva di certo mancare l’atletica con alcune delle sue punte di diamante: Nadia Battocletti e Mattia Furlani. Ai Campionati del mondo di atletica di Tokyo 2025 Nadia Battocletti sale sul podio conquistando un meraviglioso argento sui 10.000m donne e pochi giorni dopo conquista anche la medaglia di bronzo nei 5.000m. E sempre a Tokyo il ventenne Mattia Furlani scrive il suo nome nella storia dello sport italiano vincendo l’oro nel salto in lungo con una misura di 8,39m (primato personale) che gli permette di superare i superfavoriti Gayle e Shi. E, per non farsi mancare proprio niente, ecco ancora la nostra fantastica mezzofondista a dicembre, a Lagoa che trionfa per la seconda volta di fila agli Europei di Cross.
E chiudiamo con il nuoto con un super Simone Barlaam che ai Mondiali di nuoto paralimpico di Singapore vince ben quattro medaglie d’oro nei 50, 100, 400 m stile libero e 100 farfalla confermandosi il più grande nuotatore nella storia del nuoto paralimpico azzurro, stella di un movimento di assoluta eccellenza che conquista per la terza volta di fila il primo posto nel medagliere iridato.
Una carrellata – neanche lontanamente esaustiva – di alcuni dei momenti migliori e peggiori dello sport azzurro di questo 2025 perché lo sport è così: non è tutto un disastro e neanche tutto perfetto e lì dove una gara che credevamo già vinta ci delude, eccoci trionfare in altre dieci che neanche sognavamo di poter vincere e alla fine, seppur con un piccolo retrogusto amaro, il bilancio è dolcissimo se alla gioia per i trionfi già ottenuti si somma anche la dolce attesa per quelli che verranno.