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Teens riparte dalla pace e dà voce al coraggio dei ragazzi

di Andrea Conte

Una generazione che non si rassegna e vuole capire, domandare, cambiare. Il nuovo numero di Teens mostra che costruire la pace è possibile e comincia da loro.

Chi l’ha detto che parlare di pace con gli adolescenti è difficile? A sfogliare il nuovo numero di Teens, sembra esattamente il contrario: i ragazzi hanno domande dirette, idee chiare, e soprattutto una capacità sorprendente di cogliere la complessità del mondo senza perdere la voglia di cambiarlo.

Il primo numero del 2026, interamente dedicato alla pace, non è soltanto un approfondimento tematico, ma una vera chiamata all’azione rivolta ai più giovani. È il punto di partenza dell’accompagnamento al progetto Time to Change, che guiderà i lettori lungo i “sentieri” che i Teens for Unity hanno pensato per promuovere fraternità, responsabilità e impegno verso il bene comune. Il numero segue il sentiero giallo, quello dedicato alla pace e all’interiorità. E non parla di pacifismo teorico, ma di scelte quotidiane: ascoltare, comprendere, difendere chi è più fragile, costruire ponti invece di muri.

L’editoriale della redazione è un manifesto limpido: «La pace non è solo l’assenza di guerra, ma un legame che tiene insieme. Qualcosa che si costruisce, pezzo dopo pezzo, nelle relazioni di tutti i giorni».

Da qui parte un viaggio attraverso arti, scienze, storie vere e narrazioni potentissime.

Tra le pagine spicca il racconto della celebre tregua di Natale del 1914, quando soldati di eserciti nemici interruppero la guerra per giocare a pallone. Un episodio che, a più di un secolo di distanza, diventa una lezione di umanità capace di parlare ai ragazzi di oggi.

C’è spazio anche per l’arte che provoca: il murales CND Soldiers di Banksy, dove due militari tracciano il simbolo della pace. Un’immagine semplice, quasi infantile, eppure esplosiva nel suo significato.

E la musica? Anche lì la pace trova le sue strade: John Lennon, Hozier, e tanti altri artisti che hanno trasformato note e parole in uno strumento di risveglio.

La sezione Teens News affronta i conflitti attuali con occhi nuovi, facendo parlare i protagonisti. Il racconto dell’incontro dei ragazzi con Nicola Forcina e Stefania Nardelli, volontari di RomAmoR e AMU, è una delle pagine più forti. Le domande dei ragazzi non girano intorno agli argomenti: «Se Gaza fosse in Europa, sarebbe tollerato quello che accade da decenni?». Domande che non chiedono pietà ma giustizia, e che restituiscono un’immagine chiara della sete di verità delle nuove generazioni.

In Teens Science il protagonista è Oppenheimer, il padre della bomba atomica, che diventa simbolo del rapporto complesso tra scienza, morale ed effetti delle nostre scelte. Il tema non è la tecnologia in sé, ma la responsabilità che ogni conoscenza porta con sé. A ricordarlo anche l’approfondimento sulla Global Sumud Flotilla, la più grande missione civile internazionale verso Gaza, che mostra come i gesti di pace chiedano coraggio e determinazione.

Rodari, con il suo Promemoria, diventa voce di un’educazione alla pace semplice e rivoluzionaria. Lo sport mostra come collaborazione e rispetto possano diventare allenamento alla vita. La scuola, invece, emerge come il luogo dove si impara a gestire i conflitti e a trasformarli in crescita.

Tutti i contenuti del numero nascono dall’esperienza del laboratorio “Dalla penna al microfono”, realizzato a Pescara: una giornata in cui ragazzi dagli 11 anni in su hanno scritto articoli, fatto interviste, registrato podcast e incontrato operatori umanitari. Quel laboratorio ha mostrato che la pace si impara praticandola. I ragazzi hanno chiesto, ascoltato, rielaborato, raccontato: esattamente ciò che fa un giornalista quando cerca la verità.

Il nuovo numero di Teens non è una lettura “a tema”, ma una proposta formativa ampia e concreta. Invita i lettori a seguire i sentieri di Time to Change durante tutto il 2026, e lo fa con il linguaggio che li rappresenta: diretto, sincero, creativo, capace di parlare a mente e cuore allo stesso tempo.

In un tempo segnato da conflitti, divisioni e paure, le pagine di Teens offrono un’alternativa possibile: dimostrano che la pace non è un’età dell’oro perduta, ma un cammino praticabile. E che i ragazzi, se accompagnati e ascoltati, sono capaci di essere protagonisti del cambiamento. Un numero che non si limita a raccontare la pace: la mette in movimento.

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