Partiamo dallo skicross con una doppietta storica per l’Italia perché, nella prima tappa di Coppa del Mondo a Val Thorens, per la prima volta due italiani si trovano fianco a fianco in una big final di Coppa del mondo e salgono insieme sul podio. A regalarci la storica doppietta, sulle nevi francesi della gara d’esordio di questa stagione 2025/26, Simone Deromedis e Edoardo Zorzi. Un risultato storico, ma non del tutto inaspettato perché, già dalle qualificazioni, in casa Italia si respirava aria di podio con Deromedis. Il campione del mondo 2023, infatti, sigla subito il secondo tempo, per un nonnulla (+0.04) alle sole spalle dello svedese David Mobärg. L’azzurro, poi, domina tutte le fasi della gara: dalle batterie alla semifinale, quando si impone davanti al compagno di squadra Zorzi. Arriva poi la finale tutta azzurra con la discesa decisiva che termina con lo stesso risultato per i due compagni che scrivono la storia dello Skicross azzurro e salgono insieme sui due gradini più alti del podio per far risuonare l’Inno di Mameli in mezzo alle nevi francesi. Si tratta del sesto successo in carriera per Deromedis, mentre Zorzi – che non si era mai classificato meglio di ottavo prima di questa prova – festeggia al meglio la sua prima partecipazione a un atto conclusivo di una prova di World Cup con un bel, meritato, podio.
E dallo skicross passiamo al biathlon con le fantastiche prestazioni di Tommaso Giacomel e Lisa Vittozzi.
Apre le danze con un bel bis di medaglie Giacomel che, dopo il trionfo nella gara sprint di Hochfilzen – prima vittoria stagionale – bissa il podio ripetendosi anche nell’inseguimento in cui chiude secondo, dietro solo a Perrot, in una gara in cui ha commesso un solo errore al poligono e ha dimostrato il suo solito gran passo nello sci. «Ad inizio stagione avevo messo nella mia tabella di fare qualche puntata sul podio, ma non mi aspettavo di vincere a Hochfilzen la sprint che è la gara più difficile da vincere – commenta l’azzurro – non sono sorpreso ma felice».
E le nevi di Hochfilzen portano bene anche all’immensa Lisa Vittozzi che vince l’inseguimento con una rimonta da urlo. Partita con il pettorale 14, a circa un minuto dalla prima classifica della prova sprint, Vittozzi – rientrata dopo 20 mesi di stop a causa di un infortunio alla schiena – ha saputo rimontare posizione su posizione con una gara magistrale sia nello sci che al poligono che l’ha trovata tanto precisa (con 20 bersagli colpiti su 20) quanto veloce. E la nostra Lisa, tornata nell’élite del biathlon mondiale dopo il lungo stop, dimostra di essere già pronta per i Giochi Olimpici Invernali di casa.
Tra veterani, leggende e sogni nello sci
E nella nostra carrellata di sport invernali, non ci siamo di certo dimenticati dello sci che ci ha già omaggiato di ben tre medaglie. Partono Federico Pellegrino – fresco di nomina tra i 4 portabandiera alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 – ed Elia Barp nello sci di fondo con il podio nel tracciato insidioso di Davos, il primo della stagione in Coppa del Mondo per l’Italia, grazie all’argento nella team sprint a tecnica libera che chiudono alle spalle solo dei norvegesi Erik Valnes e Johannes Hoesflot Klaebo.

L’italiana Sofia Goggia, terza classificata, posa sul podio con il suo trofeo dopo la discesa libera femminile della Coppa del mondo di sci alpino FIS a St. Moritz, Svizzera, 13 dicembre 2025. Ansa EPA/JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Passando alle donne, invece, andiamo allo sci alpino con la nostra solita, immensa Sofia Goggia che colleziona due podi in un solo weekend in quel di St. Moritz. Sofia parte con il quarto posto nella prima discesa vinta dall’eterna Lindsay Vonn che a 41 anni e 55 giorni torna sul podio – il numero 139 della sua carriera – a quasi 8 anni di distanza dall’ultima volta e diventa la sciatrice più anziana di sempre a salire sul gradino più alto del podio in Coppa del Mondo. Nella seconda discesa, la Goggia scala di una posizione e si prende il primo podio stagionale, il numero 63 della carriera per la fuoriclasse azzurra che chiude sul gradino più basso del podio la gara vinta dalla tedesca Emma Aicher con, alle spalle, Lindsey Vonn per rimarcare, qualora qualcuno se la fosse persa il giorno prima, che è tornata in splendida forma per dividere, di nuovo, il podio con la nostra Sofia così come le due si erano promesse. «L’anno scorso ero a Salisburgo – ha raccontato la Goggia –. Circolava già la voce che la Vonn sarebbe tornata alle gare. La chiamai, confermò tutto. Le dissi: “Sarebbe bello se ci ritrovassimo di nuovo sul podio”. Lindsey rispose: “Teniamocelo come un nostro sogno”. Ecco, quel sogno è ora realtà in questa nuova prima volta assieme». E un altro podio, poi, la nostra fuoriclasse azzurra lo colleziona anche nel SuperG con il terzo posto dietro la neozelandese Robinson e la francese Miradoli.
Tanti podi, quindi, da questi sport invernali che, in mezzo al freddo delle montagne innevate, non smettono di scaldarci il cuore con medaglie, record, gare al cardiopalma, amicizie che vanno oltre la rivalità, speranze e sogni che, in questo momento, non possono che avere una destinazione: Milano-Cortina.