Nadeen Fanous è nata a Gerusalemme e ora vive a Beit Hanina, un quartiere nella parte settentrionale della città. La madre è aramaica ortodossa, il padre greco ortodosso, mentre lei frequenta una comunità cattolica neocatecumenale. Che ci fa in questi giorni in Italia? Segue una passione molto particolare, il canto sacro, che ci ha incuriosito e abbiamo voluto conoscerla meglio.

Quando e come è nata la tua passione per il canto, in particolare per il canto sacro?
Fin da bambina, partecipavo alla messa e le melodie dei canti sacri mi commuovevano profondamente. Quando tornavo a casa, cantavo di nuovo quelle stesse melodie. Poi, i miei genitori suonavano spesso in casa musica di cantanti famosi e io amavo ascoltarli e cantare insieme. In seguito, ho iniziato a esplorare anche i canti della mia generazione, percependo sempre quel legame tra emozione e melodia.
Col tempo, sono stata particolarmente toccata dai canti aramaici durante la messa della Chiesa Aramaica di San Marco a Gerusalemme. La loro profondità e spiritualità hanno risvegliato in me qualcosa di profondo e hanno rafforzato il mio desiderio di cantare e cantare, perché è una forma di preghiera e di dialogo con Dio.
Hai trasformato la tua passione in un lavoro o hai un’altra professione?
Non ancora, ma sono sulla buona strada per farne la mia professione. Cantare è la mia vera vocazione e sto lavorando per costruirla passo dopo passo con fede e perseveranza. Parallelamente al mio percorso musicale, offro anche lezioni private, che mi permettono di mantenermi e di continuare a crescere artisticamente.
In questo momento storico, la tua arte assume un ruolo molto importante nel diffondere un messaggio di pace. Cosa ne pensi?
In questi tempi difficili che la mia amata Gerusalemme sta attraversando, sento la profonda responsabilità di usare la mia voce – un dono di Dio – in modo significativo. Attraverso la musica, desidero diffondere messaggi di amore e pace tra le persone della mia terra e di ogni luogo. Dio è amore e ci chiama ad amarci gli uni gli altri nonostante le nostre differenze. La musica ha il potere unico di toccare il cuore e l’anima senza barriere: unisce le persone, porta conforto e ci ricorda la nostra comune umanità.

Dove trovi la forza e il coraggio per portare avanti questo progetto?
La mia forza viene prima di tutto da Dio, da Gesù Cristo, dalla Vergine Maria e dai santi che mi ispirano. La loro presenza mi dà pace e coraggio. Sono anche molto grata per il sostegno che ricevo dalla mia famiglia, dai miei amici e dalla mia comunità: il loro sostegno mi ha motivato a continuare a percorrere questa strada con speranza e determinazione.
Hai altri progetti per il futuro o concerti in giro per il mondo?
Sì, ci sono progetti per future esibizioni e concerti, sia a livello locale che all’estero. Spero di continuare a condividere questa musica spirituale con più persone in tutto il mondo, per toccare i cuori, costruire ponti di pace e mantenere viva la sacra eredità di Gerusalemme attraverso il canto.
Per seguire la sua attività sui canali social: Nadine_fanous_official (Instagram and facebook); Nadeenfanous (Tiktok)