A Roma il 5 ottobre 2025 si è svolto l’incontro annuale di Città Nuova (Cn Day) per quanti condividono il sogno di fraternità che Città Nuova porta avanti da tempo.
È un sito quotiano web e un mensile di attualità e cultura a tiratura nazionale, diffuso anche a livello internazionale. Con i suoi articoli, con la sua editoria, con altri prodotti adatti ad ogni età, Nuova Umanità, Ekklesia, Teens, Big, Corsi di Formazione agile, Dossier e Passaparola, cerca di diffondere e far conoscere segni di bene che aprono alla speranza.
Per me, da anni, il Cn Day è un appuntamento da vivere in presenza perché faccio il pieno per tutto l’anno di realtà straordinarie, che mi cambiano dentro e mi aiutano a relazionarmi meglio con gli altri, a vivere i dolori e le gioie dell’esistenza insieme.
Un mese fa ho deciso di prenotare biglietti treno e un Bed and Breakfast il giorno prima, il 4 ottobre, per vivere l’incontro senza stanchezza e fretta. Ma una settimana prima della partenza arriva la notizia che proprio quel giorno, il 4 ottobre, ci sarebbe stata a Roma una grande manifestazione, che avrebbe potuto bloccare binari, strade, autostrade, trasporti. Che fare? Qualcuno per affetto mi ha detto: «perché rischiare? Tanto puoi seguire anche in streaming…».
Alla fine, il desiderio di partecipare è stato più forte di ogni dubbio o timore! E sono partita nel giorno stabilito! Lo streaming è senz’altro utile, ma non riesce a rendere o a trasmettere gli sguardi, le strette di mano, le emozioni, la commozione che affiora mentre abbracci chi non vedevi da anni o mentre ascolti i diversi interventi.
Il Cn Day è una famiglia che si ritrova: ogni cuore è sensibile all’affetto che percepisce e apprezza e che dona a sua volta. Qualcuno ha scritto: “Il Paradiso è là dove ci si ama”. Più che ad un luogo fisico, l’autore fa riferimento a quell’insieme di relazioni di profondo affetto, che si stabiliscono tra esseri umani. Ecco questa frase si adatta e spiega perfettamente cosa è l’appuntamento con Città Nuova.
La notte dopo l’incontro del 5 ottobre, nel momento in cui ogni parola si è spenta, il silenzio ha permesso di far emergere qualcosa di quanto seminato durante l’evento. Voglio condividere con i lettori qualche frase affiorata tra le tante che possa aiutarci “ad essere il cambiamento, che vorremmo vedere negli altri”.
Parto dai giovani che hanno aperto l’incontro presentando il loro anno a colori pieno di azioni concrete e solidarietà, di attività ed esperienze in cui coinvolgere in ogni città, tanti loro coetanei. Ho negli occhi il loro cronoprogramma: si organizzano in squadre con un adulto di riferimento. Sono partiti da agosto 2025 e arriveranno a Roma per un evento finale a giugno del 2026 per condividere esperienze e progettare le successive fino a febbraio del 2027. La loro frase: Non fermarti! Il cambiamento è appena iniziato.
È stato citato il libro “ Le città invisibili”di Italo Calvino nel brano in cui si afferma che esistono due modi per contrastare la realtà infernale che viviamo: o accettare l’inferno e farne parte fino a non vederlo e a non sentirlo più oppure cercare nell’inferno chi e cosa non lo è e dargli spazio, farlo durare. Come dice il magistrato Giuseppe Gatti, autore di Città Nuova : «Attenzione all’uomo! È un aspetto che fa la differenza. Esprimere, donare rispetto in qualunque situazione».
In un intervento video di Luigino Bruni, l’economista ha affermato che in questo clima bellico i dialoghi sono diventati difficili su tutti i fronti anche nella Chiesa. Una storia è finita, ma non è finita la storia perché un resto tornerà” Noi siamo già resto che continua più umile, più vero.
Durante la giornata, in un dialogo aperto con gli autori coordinati dal direttore Giulio Meazzini si sono presentati libri interessanti, nati tutti da una scintilla originaria che emerge dal colloquio con un amico. Esiste un filo d’oro che lega questi scritti anche se diversi tra loro. Sono stati gettati dei semi che danno e daranno frutto. “Dobbiamo farci ascolto, accoglienza, essere madre, sorella, maestra a seconda di chi abbiamo davanti” Avere una creatività generativa”
Fabio Ciardi “Lacrime e stelle” Si patisce per generare, come dimostra la storia di Chiara Lubich nel dare spazio al carisma ricevuto. Le stelle sono la luce, l’idealità, ma le lacrime sono le sue, la sua umanità.
Nel pomeriggio è stato possibile conoscere in maniera approfondita, in dialogo coordinato da Sara Fornaro di Città Nuova, il lavoro e la creatività che sostiene le altre riviste e le iniziative che fanno parte di Città Nuova: Big, Teens, Nuova Umanità, Ekklesia, Formazione agile e Progetto carceri.
Si è concluso, infine, affrontando la questione della guerra e l’urgenza della cooperazione internazionale per poter aprire strade di pace dentro i conflitti che sembrano senza via di uscita. Un dibattito intenso con l’ambasciatore Pasquale Ferrara, il presidente dell’Amu Stefano Comazzi, il giornalista inviato di guerra Giampaolo Cadalanu e l’ex parlamentare europea Pasqualina Napoletano, coordinati da Carlo Cefaloni di Città Nuova. Occorre prendere posizione, reagire ed esprimere sdegno, senza rimanere impotenti ed inerti con una fraternità aperta a tutti che genera la reciprocità.
Ecco il tesoro del Cn Day!
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