Nel contesto dei fondatori e fondatrici, Chiara Lubich si staglia, con pochi altri, per aver costituito, durante la sua vita, un “cenacolo” tematico e culturale volto all’approfondimento del carisma, la Scuola Abbà. Ha dato inoltre vita alle cosiddette “inondazioni”, “correnti dottrinali nate dall’incontro del Movimento dei Focolari con la cultura e le realtà umane”. Ha promosso i vari dialoghi quali vie privilegiate per intessere rapporti di fraternità senza confine alcuno. Ha sostenuto la nascita e lo sviluppo della casa editrice Città Nuova, riconosciuta in Italia di grande prestigio, così come delle sue ramificazioni a livello internazionale. Risulta, infine, significativo che l’ultimo atto ufficiale della Lubich sia stata la firma per l’erezione dell’Istituto Universitario Sophia con decreto pontificio. Tutto questo non significa, ovviamente, che l’incarnazione culturale del carisma dell’unità abbia raggiunto i suoi obiettivi; anzi, è vero che siamo solo all’inizio di questo percorso. […]
Il testo Trasmettere un carisma – Studi della Scuola Abbà (a cura di Anna Pelli e Piero Coda – Città Nuova 2025) è il frutto di un intenso lavoro di oltre due anni in cui l’attuale Scuola Abbà, diretta da Piero Coda, si è dedicata a sviscerare un tema intrinsecamente legato alla comprensione del carisma dell’unità: quello della sua trasmissione. È ovvio che comprensione e trasmissione non sono la stessa cosa, così come non lo sono trasmissione e tradizione, eppure la trattazione di una questione conduce all’altra. Ciò che è evidente è l’importanza decisiva di un’appropriata trasmissione dei fondamenti di un carisma alle generazioni successive a quella dei fondatori. Abbiamo segnalato in precedenza che tale momento ci sembra sia già arrivato per l’Opera di Maria, a 16 anni dalla dipartita per il Cielo di Chiara Lubich.
In questa situazione ci soccorre il fatto che sono ancora viventi molti di coloro che hanno conosciuto e interagito direttamente con la fondatrice dei Focolari, non pochi dei quali con una significativa competenza nel campo. […] Risulta rilevante individuare il nucleo fondante del carisma dell’unità da cui dipenderà la perdurante adesione ad esso; e, al contempo, raggiungere quella “intelligenza” che consente di saper stare nella realtà a partire dalla luce che ne deriva. […] Nel suo Discorso, rivolto il 6 febbraio 2021 ai partecipanti all’Assemblea generale del Movimento dei Focolari, papa Francesco ha parlato della crisi come di un’opportunità ed ha concluso invitando a vivere radicalmente il carisma ricevuto. Non vi è dubbio – come già riteneva Ireneo di Lione – che una corretta comprensione di esso aiuta a tradurlo in vita. Ed è consolante sapere che ci accompagna, in questo, l’assistenza dello Spirito Santo.
Come mostrano chiaramente i primi saggi del libro, Chiara Lubich lo aveva previsto con lungimiranza, sottolineando che lo Spirito Santo continuerà a “cadere” non solo sui singoli, ma su tutto quel “corpo ecclesiale” che è il Movimento nel suo insieme. Così il carisma dell’unità potrà continuare a porsi concretamente al servizio di una Chiesa permeata dalla sinodalità, vero segno dei tempi in cui viviamo. Se il carisma dell’Opera di Maria è stato riconosciuto dalla Chiesa come carisma dell’unità – così come è espressa da Gesù nella sua invocazione al Padre: “Che tutti siano uno” (Gv 17, 21) –, credo che non dovrebbe prenderci alla sprovvista il fatto che la prova più grande che potremo subire possa riguardare proprio l’unità interna all’Opera. Uno dei primi focolarini, Enzo Fondi, ci ricordava che non dovremo mai dimenticare che il grido di abbandono di Gesù è risuonato all’interno della Trinità.
Mi auguro che ogni volta che saremo provati su di essa, confidando nell’aiuto dello Spirito Santo e vivendo con radicalità il carisma che ci è stato donato, sapremo riprendere la marcia per raggiungere quella identità di “cospirazione” che ci farà sempre fecondi. Concludendo, non mi resta che ringraziare la Scuola Abbà per l’encomiabile sforzo di affrontare con competenza e parresia questo fondamentale e delicato tema della trasmissione del carisma dell’unità dell’Opera di Maria in questi anni post-fondativi. In alcuni miei scritti ho parlato di attualizzazione, di fedeltà creativa e di fedeltà dinamica. Sono certo che il presente lavoro, muovendosi in questa direzione, risulterà di grande utilità per tutti i membri del Movimento, non solo del presente, ma anche del futuro.