Entrando nel Santuario della Madonna del Tufo a Rocca di Papa (RM) si vede in fondo alla chiesa un grande masso di Tufo posizionato sul retro e più in alto dell’altare maggiore. È un forte richiamo all’evento che si verificò attorno all’anno 1400 quando proprio quel grande masso di tufo, staccandosi dalla montagna stava per travolgere un viandante che transitava in quel luogo e che vistosi perduto, invocò la Madonna… e il masso si fermo all’istante!
Solo un evento miracoloso poteva fermare quel masso di grandi dimensioni in quel punto dove la parete del monte Cavo scendeva scoscesa e verticale. La Madonna fra tutti i punti della terra in cui poteva essere presente scelse Rocca di Papa per fare quell’intervento miracoloso.

Su quel masso il famoso pittore Antoniazzo Romano dipinse l’immagine della Madre del Signore e nel punto dove si arrestò il masso fu costruito il santuario che divenne ben presto meta di tanti pellegrini per pregare ai piedi della Vergine.
La Madonna del Tufo, come venne definita da quel momento, è ancora lì, per essere vicina ai fedeli di Rocca di Papa, pronta ad intervenire per chi, nel timore di essere travolto dalle difficoltà, la invoca con fede.

È ancora vivo il ricordo di quando papa Giovanni Paolo II nei primi anni del suo pontificato si trovò a Rocca di Papa durante la celebrazione della festa della Madonna del Tufo. Fu in quell’occasione, durante la sua visita al Santuario, che il santo padre definì la Madonna del Tufo, già patrona di Rocca di Papa, “Regina dei Castelli Romani”. Disse che Rocca di Papa era una città che sentiva vicina, specialmente nei periodi della sua permanenza a Castel Gandolfo, la contemplava arrampicata sul ripido pendio del Monte Cavo e lo portava a riflettere sul significativo evento del miracolo.
Ogni anno si celebra la festa della Madonna del Tufo il sabato e la domenica del terzo fine settimana di agosto. È una data molto attesa e una festa molto partecipata dalla cittadinanza.
I Padri Trinitari che hanno gestito il Santuario dal lontano 1892, dopo 132 anni hanno chiesto di lasciare questo incarico, seppure con profondo dispiacere, fu una scelta obbligata per l’invecchiamento della congregazione, che con pochi giovani frati, data la carenza di vocazioni, doveva ridimensionare le attività. Lasciato il Santuario di Rocca di Papa, i Padri Trinitari hanno rinforzato le risorse del Santuario della Madonna del Soccorso di Cori, in provincia di Latina dove erano già presenti.
Il Vescovo della Diocesi di Frascati, S.E. Mons. Stefano Russo titolare anche della Diocesi di Velletri – Segni, che nel frattempo era succeduto a Monsignor Raffaello Martinelli, accettata la rinuncia dei Padri Trinitari nell’ottobre 2024 affidava l’impegno pastorale del Santuario ai padri della Congregazione dei Missionari della fede. Padre Joele (padre Missionario della Fede) è il nuovo Rettore del Santuario.

Quest’anno la festa della Madonna del Tufo si è tenuta nei giorni 16 e 17 agosto, gestita per la prima volta dalla Congregazione dei Missionari della Fede e in conseguenza al grande evento del Giubileo Ordinario 2025 mons. Russo aveva già nominato il Santuario “Chiesa Giubilare” per offrire ai fedeli la possibilità di accedere all’indulgenza plenaria, nei modi previsti.
Mons. Russo ha partecipato per la prima volta alla festa della Madonna del Tufo, dalla nomina a vescovo della diocesi di Frascati. Ha officiato la messa solenne alle ore 18 di domenica 17 agosto e si è poi intrattenuto con i fedeli che l’hanno salutato contenti di avere avuto questa opportunità. La messa solenne è stata anche l’occasione per conoscere gli esponenti della Congregazione dei Missionari della Fede intervenuti, in particolare: il superiore generale della congregazione P. Jesus Dajac, il vicario generale p. Domenico Borge, il superiore provinciale della Vice-Provincia Italia p. Stefano Tang Gun, oltre ad altri numerosi membri, preti e seminaristi della congregazione.
Erano anche presenti alla messa solenne autorità militari e civili della cittadinanza: il vice sindaco del Comune di Rocca di Papa, il comandante della stazione dei Carabinieri, rappresentanti della Polizia locale, della Protezione Civile, membri del Movimento dei Focolari (che hanno il Centro Internazionale a Rocca di Papa) ed altri esponenti della comunità locale.
Il Giubileo 2025 definito da papa Francesco “Giubileo della Speranza”, è un forte richiamo a credere sempre nell’amore di Dio anche nelle contrarietà. Particolarmente in questa epoca flagellata da guerre (attualmente sono attive in 56 Paesi del mondo) e da numerose altre tragedie che si consumano in mare e nella società. Il Giubileo ci sollecita ad essere “prossimi” gli uni verso gli altri, perché la radice della rivoluzione evangelica è il principio della fraternità universale.
La solennità della festa della Madonna del Tufo, a Rocca di Papa, ha dato quindi un grande impulso al sentimento partecipativo dei fedeli, per la concomitanza, non casuale, del Giubileo della Speranza. Un messaggio divino che ha stimolato a credere, con l’intercessione della Madonna del Tufo, che anche nei periodi di difficoltà è sempre presente un sostegno divino che ci assiste.