Sfoglia la rivista

Cultura > Novità editoriali

«Se vuoi la pace»: l’unità come scelta necessaria

di Muriel Fleury

Sta per uscire il nuovo numero della rivista Nuova Umanità (n. 253), dal titolo forte e provocatorio: Se vuoi la pace. Un numero che, con profondità e chiarezza, invita a ripensare il senso autentico della pace nel nostro tempo, attraversato da guerre, divisioni, crisi culturali e spirituali.

Foto: EPA/FILIP SINGER via Ansa

Ma cosa significa oggi volere davvero la pace? E soprattutto, come costruirla?

A guidarci è l’editoriale di Alberto Lo Presti (NUOVA UMANITÀ – N. 253 | Settembre 2025) che afferma con decisione: «Se vis pacem, vive unitatem». In un mondo polarizzato, persino tra chi si dice pacifista, l’unica via credibile è l’unità: vissuta, scelta, costruita con coraggio. Una pace che non si limita a slogan, ma nasce dalla riconciliazione, dalla giustizia, dal dialogo profondo tra persone, popoli e fedi.

Tra i contributi più forti, lo studio di Lina Butros Nasri Morcos ci porta in Terra Santa, attraverso la figura di Abramo, padre delle tre religioni monoteiste. Un simbolo di speranza e fraternità, capace di unire anche nella ferita. Il suo articolo, frutto di ricerca e testimonianza personale, propone Abramo come ponte di dialogo in un Medio Oriente segnato da tensioni, ma ancora assetato di pace.

Accanto a questa prospettiva teologica e spirituale, troviamo uno sguardo originale sull’economia. Benedetto Gui racconta la nascita – quarant’anni fa – del concetto di beni relazionali. Un’intuizione che ha trasformato il pensiero economico, mettendo al centro il valore delle relazioni, della reciprocità, del bene condiviso. Gioeli Cheli, dalla sua parte, ci fa riscoprire la storia dei Monti Frumentari, antenati della finanza etica, esempi concreti di come solidarietà e giustizia abbiano radici antiche e possano ancora ispirare un’economia al servizio dei più fragili.

Altri articoli completano questo mosaico: Raul Buffo riflette sul “pensare trinitario”, Giuseppe Maria Zanghì approfondisce la spiritualità dell’abbandono, Callan Slipper propone l’ecumenismo come risposta profetica alla frammentazione, Fabio Ciardi offre una lettura carismatica di papa Leone XIV.

Con l’introduzione di Antonella Deponte, il testo di Silvano Cola ci conduce alla fonte dell’ottimismo: uno sguardo penetrante sulle crisi del mondo sacerdotale e, insieme, un invito a riscoprire nell’esperienza dell’Abbandonato la forza generativa del dono di sé.

Tutti i contributi convergono in una direzione chiara: la pace non si improvvisa. È frutto di una visione culturale nuova, radicata nella fede, nella responsabilità politica, nella capacità di riconoscere l’altro come fratello.

Nuova Umanità si conferma così una rivista viva, profonda, dialogante. Una rivista per chi cerca risposte serie, per chi crede nella forza dell’unità, per chi vuole essere costruttore di pace, non a parole ma nei fatti.

Leggi il nuovo numero o abbonati su www.cittanuova.it
Per informazioni: nuovaumanita@cittanuova.it

Riproduzione riservata ©

Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come?
Scopri le nostre riviste,
i corsi di formazione agile e
i nostri progetti.
Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni:
rete@cittanuova.it

Esplora di più su queste parole chiave
Condividi

Ricevi le ultime notizie su WhatsApp. Scrivi al 342 6466876