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Città Nuova - Maggio 2025

Ricomporre le fratture, costruire la pace

Il numero di Città Nuova di maggio 2025 esplora il tema della riconciliazione in Europa, affronta il cambiamento climatico, racconta storie di accoglienza e dialogo, analizza disturbi alimentari e conflitti globali. Un invito a rileggere la realtà attraverso cooperazione e fraternità.

Il numero di Città Nuova di maggio 2025 è dedicato al tema urgente e coraggioso della riconciliazione in Europa, a partire dall’esperienza storica del dopoguerra e guardando ai conflitti attuali. Nella sezione L’Inchiesta, Carlo Blengini analizza la vocazione dell’Unione Europea non solo come progetto di pace, ma come frutto concreto di un lungo processo di riconciliazione, partito dal gesto dei francesi verso i tedeschi nel 1950. L’autore evidenzia come l’UE oggi rischi di smarrire questa identità, sostituendola con politiche di riarmo, senza affrontare le radici culturali e spirituali dei conflitti, come l’odio mai del tutto elaborato verso la Russia post-sovietica. A seguire, Carlo Cefaloni riflette sul sogno europeo come spazio di dialogo, e Diego Goller racconta l’esperienza ecumenica di “Insieme per l’Europa”, rete di oltre 300 movimenti cristiani che agiscono per costruire ponti e abbattere i muri della sfiducia. Un’inchiesta potente, che interpella politica, religione e coscienze.

Nell’editoriale Accendere l’immaginazione dal titolo Riconciliazione, il direttore Giulio Meazzini affronta con profondità e ironia la crisi dei sistemi politici e morali globali. Ispirandosi a un racconto di fantascienza, lancia la proposta di una riconciliazione globale, come antidoto alla logica dei dittatori e all’impotenza delle democrazie. Invita a ripensare l’azione pubblica in chiave di dialogo e responsabilità condivisa.

L’“Intervista” del mese è a Antonello Pasini, climatologo del CNR, a cura di Sara Fornaro. Con dati allarmanti e chiarezza espositiva, Pasini spiega le cause, le conseguenze e le possibili vie d’uscita dalla crisi climatica. Denuncia la manipolazione della scienza da parte di interessi politici e commerciali e rilancia una transizione ecologica equa e inclusiva. Uno sguardo sistemico, che chiama a una presa di responsabilità collettiva. La “Storia” principale, firmata da Anna Maria Paolinelli, racconta l’incontro tra volontari e migranti nella Trieste della rotta balcanica. La vicenda di Qadir, giovane pakistano in fuga, diventa una parabola contemporanea sull’accoglienza, la fragilità, la speranza. Una narrazione intensa e toccante, che ci mette in discussione sul valore della prossimità.

Nella sezione “Persona, famiglia e benessere” (pag. 32), Sara Fornaro approfondisce l’aumento dei disturbi alimentari tra bambini e adolescenti. Tra testimonianze e dati scientifici, emerge il ruolo fondamentale delle famiglie e delle reti di supporto. Una lettura necessaria per chi opera nel campo dell’educazione e del benessere.

In “Italia” (pag. 44), Carlo Cefaloni intervista Gianni Borsa sul ruolo dell’UE nei conflitti globali. Un’analisi lucida sulle tensioni interne all’Europa, il rischio del riarmo e la necessità di tornare a una visione cooperativa e lungimirante delle relazioni internazionali.

Nella sezione “Mondo” (pag. 58), Bruno Cantamessa intervista Robert Chelhod, del Movimento dei Focolari in Siria. Ne emerge un quadro realistico e appassionato della ricostruzione dopo la guerra, con particolare attenzione alla convivenza tra etnie, religioni e culture diverse. Un esempio di dialogo e speranza che non si arrende.

Infine, in “Radar” (pag. 90), Paola Marcoccia racconta Monte San Biagio, “terra di confine” tra spiritualità, accoglienza e storia. Un reportage che intreccia identità, paesaggio e impegno civile. Un piccolo borgo che diventa specchio dell’Italia che cerca, spera e si reinventa.

Un numero di Città Nuova di maggio 2025 da non perdere, che affronta temi cruciali per il nostro presente e futuro. Un invito alla lettura, alla riflessione, all’impegno.

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