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Italia > Salute

Crescono le Oasi in ospedale del WWF

a cura di Chiara Andreola

- Fonte: Città Nuova

Nel mese di marzo sono state inaugurate due nuove aree verdi destinate ai bambini: all’hospice pediatrico del Bambin Gesù a Fiumicino e al San Bortolo di Vicenza

Un’immagine dell’Oasi in ospedale di Passoscuro (foto WWF Italia)

Chiunque sia stato da bambino in ospedale o abbia assistito dei bambini in ospedale, sa bene come sia importante ai fini della salute e del benessere dei più piccoli poter trascorrere quel periodo in un ambiente sereno, e che consenta − per quanto possibile, in relazione alle condizioni fisiche − di prendere parte ad attività scolastiche e ricreative, specie nel caso di ricoveri lunghi: e in quest’ottica si inserisce l’iniziativa “Oasi in ospedale” promossa dal WWF in collaborazione con diverse altre realtà locali e nazionali. Lanciata nel 2022, prevede che nei reparti di pediatria che vi aderiscono vengano create aree verdi che permettono di inserire il contatto con la natura nei percorsi riabilitativi dei giovani pazienti, soprattutto quelli a lunga degenza, e di favorire momenti di tranquillità e socializzazione tra loro e le famiglie. È inoltre dimostrato che guardare panorami dominati da alberi, fiori o laghetti e fontane può aiutare a ridurre il dolore, abbattere i livelli di stress, ansia e rabbia, agendo sulla pressione sanguigna, la tensione muscolare, il battito cardiaco e l’attività cerebrale.

Un’immagine dell’Oasi in ospedale di Passoscuro (foto WWF Italia)

Sono attualmente 6 le oasi realizzate in Italia; e proprio lo scorso mese di marzo ha visto un’importante accelerazione di questo progetto, dato che ne sono state inaugurate due a stretto giro. Il 4 marzo è infatti stata aperta quella dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, IRCCS Centro Cure palliative a Passoscuro (Fiumicino), di particolare significato nella misura in cui si tratta di un hospice pediatrico, uno dei soli 8 esistenti nel nostro Paese: luoghi destinati non necessariamente soltanto ai piccoli pazienti in fase terminale, ma anche a tutti coloro che, dopo una diagnosi di malattia non curabile, necessitano comunque di assistenza continuativa per garantire una buona qualità della vita, anche per periodi lunghi. L’Oasi in Ospedale di Passoscuro, sul modello delle altre già realizzate, è un’area verde con alberi, un giardino per le farfalle, siepi, uno stagno, piante aromatiche, casette nido e mangiatoie per uccelli. Gli spazi sono progettati includendo, oltre gli obiettivi educativi, anche quelli terapeutici. All’Oasi in Ospedale è anche affiancato un carrello che trasporterà piccoli giardini portatili così da farne godere i pazienti che non possono accedere all’Oasi per difficoltà motorie o impossibilità di lasciare la propria stanza.

Va detto che il centro di Passoscuro è una realtà ampia: si trova infatti all’interno di un’area di circa 11 mila metri quadrati, e ospita 20 moduli abitativi che diventeranno 30 quando potranno essere completati i lavori di ristrutturazione. Ogni paziente può avere accanto i familiari, per cui le stanze di degenza, tutte singole, sono dotate di cucina, bagno attrezzato, poltrona o divano-letto. Inaugurato nel marzo 2022, a luglio 2023 il Centro di Passoscuro aveva ospitato 220 bambini e ragazzi. L’età media dei pazienti è di 11 anni, il 56% maschi, il 44% femmine. Per oltre il 70% si tratta di bambini italiani, il resto di piccoli pazienti cittadini di 25 diversi Paesi d’Europa, Africa, Asia e Sud America.

Un reparto di pediatria “classico”, se ci si può permettere l’espressione, è invece quello del San Bortolo di Vicenza, dove il 28 marzo è stata inaugurata la sesta oasi, con una struttura simile a quella già descritta per Passoscuro. Secondo i dati portati dal WWF, in totale a oggi le 6 Oasi in Ospedale di Palermo, Bari, Padova, Napoli, Passoscuro (RM) e Vicenza hanno oltre 10 mila possibili pazienti beneficiari all’anno e possono raggiungere 40 mila possibili fruitori all’anno come famiglie e scuole. L’iniziativa prevede anche la formazione del personale aziendale coinvolto nel progetto a cura dell’Ufficio Educazione e Formazione del WWF Italia, con la partecipazione del WWF locale. Tra le professionalità che renderanno attiva l’Oasi, il personale docente della Scuola in Ospedale e il personale medico/ospedaliero, che parteciperanno ad incontri in presenza e a distanza con il WWF locale.

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