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In profondità > Gruppi musicali

Il nuovo volto del Gen Rosso

di Candela Copparoni

- Fonte: Città Nuova

A quasi 60 anni dalla sua nascita, la band continua a reinventarsi rimanendo fedele alla sua mission: generare relazioni di prossimità

Il cambiamento è nel dna del Gen Rosso. Dalle sue prime note alla fine del ’66 fino ad oggi decine di artisti hanno voluto mettere in moto il loro talento facendo parte di questo gruppo musicale. Il loro desiderio era di dare il proprio contributo inseguendo la pace, la solidarietà e la fraternità per tutta l’umanità. E lo è tuttora: «C’è bisogno di testimoniare che si può convivere anche se diversi. Noi crediamo che un mondo unito sia possibile perché ne facciamo esperienza», raccontano i membri della band. Di fatto, attualmente sono in 18, provenienti da 10 nazioni diverse. È questo intreccio interculturale, e anche interreligioso, che arricchisce la visione del gruppo e che si riflette nella produzione artistica.

«La musica riesce ad arrivare ovunque, va al di là dei condizionamenti geografici o culturali e ti muove dentro», affermano. Questa convinzione li ha portati in tour in tutto il mondo, specialmente nei luoghi più bisognosi di qualche seme di speranza. Dai campi profughi nella rotta balcanica a Lampedusa, dalle scuole alle carceri, il Gen Rosso si è servito dell’arte come strumento per vivere dei momenti di prossimità con l’umanità che soffre. Molte volte si sono chiesti, prima di  partire per una tournée, cosa potessero dare alle popolazioni colpite dalla guerra, dai disastri naturali e da altre piaghe, e invece è sempre sorprendente vedere come l’esperienza dell’incontro si rivela un’occasione preziosa di rinascita e di crescita: «La musica può ricostruire dal di dentro, può dare un conforto, un senso di vicinanza e di accoglienza. Le persone che abbiamo incontrato erano desiderose di passare del tempo di qualità con noi, e abbiamo visto la gioia in loro. Ci dicevano: “Ci avete portato le vostre anime, adesso vi portate con voi anche le nostre”».

Gen Rosso

Con il suo carattere poliedrico, questa band che per alcuni è pop/rock, per altri spiritual, non si limita a fare degli spettacoli per chi attraversa situazioni di difficoltà nelle diverse realtà sociali, ma con loro. Infatti, non è nelle loro corde arrivare in un posto, fare un concerto e ripartire il giorno dopo. È nell’essenza del gruppo rimanervi fino a provocare l’incontro con l’altro, che è quello che lo muove a produrre nuovi brani e lo motiva a continuare a spendersi…

È l’arte di incontrarsi. Così, una delle attività per eccellenza nei tour sono i workshop, laboratori artistici in cui chiunque lo desideri può cimentarsi nel canto e nella danza con il Gen Rosso per poi esibirsi insieme sul palcoscenico. «Cerchiamo di essere molto inclusivi – spiegano gli artisti –. Loro hanno un talento dentro che ha bisogno di essere coltivato, i ragazzi hanno semplicemente bisogno di qualcuno che creda in loro». Nel concreto, l’intervento della band ha contribuito a promuovere lo sviluppo di competenze artistiche e interpersonali, ma anche a contrastare il bullismo e la dispersione scolastica mediante il workshop “Forti senza violenza”. Inoltre, ha portato la musica negli orfanotrofi e case di accoglienza in Mongolia e anche nella Fazenda da Esperança in Brasile, una comunità terapeutica impegnata nel recupero di giovani tossicodipendenti, guadagnandosi i loro cuori e fiducia, e strappandogli più di un passo di ballo.

A partire da questi vissuti, il Gen Rosso ha deciso di allargarsi, permettendo a 20 giovani di tutto il mondo di unirsi al gruppo per viverlo dal di dentro grazie alla “Gen Rosso Experience”. Trasferitisi a Loppiano, in Toscana, hanno aderito a questa iniziativa che ha già iniziato a dare i primi frutti. Alla base c’è il tempo trascorso insieme, di vita vera, e dai rapporti che si creano nascono nuove canzoni. «La creatività è come un fiore che spunta nel giardino: non lo prevedi, non sai quando né da dove spunta, ma arriva, lo raccogli e lo condividi», afferma Emanuele Chirco, direttore musicale della band.

A proposito, il Gen Rosso si prepara per lanciare nuovi singoli quest’anno, e mentre si concretizzano le date dei prossimi concerti, è già sicuro che lo vedremo suonare il 7 e 8 giugno in piazza San Pietro, in occasione del Giubileo dei Movimenti, evento a cui parteciperà anche il Gen Verde.

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