Salve, avrei un quesito da sottoporle: io, insieme ai miei 3 fratelli, abbiamo ereditato una palazzina di 5 appartamenti dai nostri genitori dopo la morte di nostro padre. La casa è stata costruita nel 1963, poi ha subito alcuni ampliamenti nel 1972, nel 1992 e nel 2003, tutti con regolare concessione edilizia, ma in corso d’opera ogni volta venivano fatte delle variazioni rispetto al disegno originale che a fine lavori non venivano regolarizzate. Nella richiesta successiva di ampliamento il disegno presentato al comune rappresentava il reale stato delle cose. Ora, su nostra richiesta di avere l’abitabilità di 4 appartamenti, l’ufficio tecnico è andato a verificare tutti i disegni delle varie concessioni (cosa mai fatta in precedenza) e ha evidenziato tutte le problematiche del caso: 1) nel 1963 la casa è stata costruita un po’ più grande. 2) un appartamento costruito al piano terra è alto m 2,60 invece di m 2,70. 3) è stato realizzato un appartamento invece di un negozio. 4) la scala interna per il sottotetto invece di una botola. 5) una porzione di fabbricato ha una distanza dai confini inferiore ai 3 metri (dovuto a una erronea misurazione iniziale del lotto).
Ora tra oneri vari e richieste di adeguamenti del comune (vogliono che nell’appartamento alto m 2.60 venga tolto il pavimento e scavato per portarlo a m 2,70) abbiamo preventivato circa € 60.000,00 di spesa, cifra che per alcuni di noi è molto difficile da reperire. Da notare che al catasto è tutto regolare e che gli appartamenti hanno sempre pagato l’imu regolarmente, alcuni sono stati affittati per lunghi periodi sempre con contratti regolari. Abbiamo qualche chance? Possiamo dire al comune che non ha mai fatto controlli prima d’ora?
Grazie per l’attenzione.
Giorgio Masini (Via di Mezzo 130 – Villa Verucchio-R)
