Vorrei affittare un mio appartamento. Quali sono i passi da fare (e i moduli da usare) per affittarlo per un mese o per un anno? E se invece voglio affittare solo una camera a degli studenti, quali adempimenti devo fare? (Cristina)

Vorrei affittare un mio appartamento. Quali sono i passi da fare (e i moduli da usare) per affittarlo per un mese o per un anno? E se invece voglio affittare solo una camera a degli studenti, quali adempimenti devo fare? (Cristina)

Innanzitutto va precisato che tutti i contratti di locazione e affitto di beni immobili devono essere obbligatoriamente registrati dall’affittuario (conduttore) o dal proprietario (locatore) qualunque sia l’ammontare del canone pattuito (e ciò entro 30 giorni dalla data di stipula o dalla decorrenza della locazione se anteriore). L’unico caso in cui non c’è l’obbligo di registrazione (se non ‘in caso d’uso’, cioé procedimenti di tutela minori, separazione, divorzio ecc.) è relativo ai contratti che non superano i 30 giorni complessivi nell’anno.
Per provvedere alla registrazione (e provvedere al conseguente versamento dell’imposta) si può ricorrere ad una delle seguenti modalità:
Da ricordare: i nuovi contratti di locazione devono contenere una clausola con la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell’attestato, su l’attestazione della prestazione energetica dell’edificio (APE). La copia dell’APE deve essere, inoltre, allegata al contratto, fatta eccezione per i casi di locazione di singole unità immobiliari.
Le locazioni di immobili ad uso abitativo possono essere di vario tipo, e cioè
È possibile avvalersi altresì anche della facoltà di tassazione agevolata facendo opzione per la cosiddetta ‘cedolare secca’. Il legislatore ha consentito di applicare la cedolare secca anche ai contratti di locazione per i quali non sussiste l’obbligo di registrazione (art. 3, comma 2 D.Lgs. n. 23/2011, locazioni turistiche, ad esempio) ed al riguardo il locatore deve comunicare la sua intenzione di applicare la cedolare secca all’Agenzia delle Entrate direttamente in sede di dichiarazione dei redditi (salvo il caso in cui il locatore, pur non essendo obbligato, provveda alla registrazione del contratto). E analogamente dicasi anche per le locazioni ‘brevi’, di durata non superiore ai 30 giorni (come ha disposto la recente ‘Manovrina’ emanata dal Governo con d,l, n.50/2017, con effetto a partire dal 1° giugno 2017).
Inoltre quanto detto prima vale anche per le locazioni di porzioni immobiliari a favore di studenti universitari, di durata da sei mesi a tre anni; in tal caso è possibile precisare nell’ambito del contratto quale sia la porzione locata, e altresì che il conduttore avrà l’uso condiviso di servizi e spazi comuni, che il locatore si riserva la residua porzione con facoltà di locarla e che il canone è stato imputato in proporzione alla superficie locata. I moduli per l’affitto di una stanza sono gli stessi degli altri tipi di affitto, si deve solo precisare che oggeto di locazione è una porzione dell’immobile (meglio allegare al contratto una piantina della porzione affittata).
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