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Il Benin pronto a inviare 2 mila uomini ad Haiti per la missione Onu

di Armand Djoualeu

- Fonte: Città Nuova

Preparativi in corso per l’invio ad Haiti della Missione multinazionale di sostegno alla sicurezza (Mmas), approvata dalle Nazioni Unite nell’ottobre 2023, per contrastare la criminalità locale. Il Benin ha dato la sua disponibilità a fornire duemila militari per contribuire alla costituzione del contingente di Caschi Blu.

 

Proteste contro il governo ad Haiti, foto Ansa, Epa, JJohnson Sabin.

La drammatica situazione della sicurezza ad Haiti è tornata in primo piano all’inizio dell’anno. Il Paese è in totale rovina con gruppi armati e bande che la fanno da padroni. Lo scorso anno, il conflitto nel Paese caraibico ha causato la tragica perdita di quasi 5 mila persone e ha costretto 300 mila haitiani ad abbandonare le proprie case. Secondo le Nazioni Unite, la metà degli abitanti (stimati in circa 12 milioni di cittadini), tra cui quasi 3 milioni di bambini, hanno bisogno di aiuti umanitari.

Il Benin, il paese dell’Africa occidentale affacciato sul Golfo di Guinea, è disponibile ad inviare ad Haiti 2 mila militari come parte della Missione multinazionale di sostegno alla sicurezza (Mmas) promossa dall’Onu.

L’annuncio è stato dato in Guyana durante il 46° incontro dei capi di Stato e di Governo della Comunità Caraibica (Caricom), dall’ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield.

L’ambasciatrice ha sottolineato che gli Stati Uniti sostengono fortemente gli sforzi per ripristinare la pace e la stabilità ad Haiti, ricordando che il governo del suo Paese si impegna a fornire sostegno finanziario, materiale e logistico alla forza multinazionale che sarà dispiegata nel piccolo paese dei Caraibi.

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha annunciato giovedì 22 febbraio scorso, al termine di un incontro con i rappresentanti di una dozzina di paesi coinvolti, che è stato assunto un nuovo impegno per fornire ulteriori 120 milioni di dollari al Mmas. Si noti che sono più di una dozzina i paesi che contribuiranno o intendono contribuire in modo significativo alla Missione, in termini di personale, attrezzature, formazione e risorse finanziarie.

Linda Thomas-Greenfield ha anche sottolineato l’impegno finanziario, materiale e logistico di Francia e Canada in questa missione vitale. Gli Stati Uniti, che avevano già stanziato 200 milioni di dollari, hanno promesso di intensificare le misure per fermare il flusso di armi illegali dirette verso la regione dei Caraibi, dove le armi provenienti soprattutto dagli Stati Uniti, alimentano le attività delle bande haitiane.

Lo scorso ottobre, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato l’invio di una missione multinazionale di sostegno alla sicurezza per fornire rinforzo operativo alla Polizia nazionale haitiana, sopraffatta dalla violenza delle bande criminali. Ciò consentirà la creazione di condizioni favorevoli allo svolgimento di libere elezioni.

Mélanie Joly, ministra canadese degli Affari esteri, ha inoltre dichiarato che 27 milioni del sostegno finanziario precedentemente stanziato saranno destinati all’acquisto di dispositivi di protezione, veicoli e attrezzature di comunicazione per la polizia nazionale haitiana. Anche altri partner, tra cui Francia, Giamaica e Benin, si sono impegnati a sostenere il dispiegamento della Missione Onu.

Il presidente keniano William Ruto ha promesso che mille agenti della polizia keniota parteciperanno alla missione, anche se al momento ostacoli legali locali stanno temporaneamente ostacolando questo dispiegamento. Nonostante queste sfide, il Presidente Ruto ha ribadito che il progetto continuerà, sottolineando il suo personale e continuo impegno per l’avvio della missione di sostegno alla sicurezza.

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