A Fiera Milano Rho, tre giorni per far crescere il gusto della fiducia – il filo rosso di questa ventunesima edizione – e contribuire a costruire un mondo più giusto per tutti. Il legame con “Fa’ la cosa giusta!” (fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, 14-16/03/2025) nasce già con la prima edizione nel 2004, quando l’Economia di Comunione è citata nella pubblicazione che accompagna l’evento. Via via negli anni si sono avute numerose occasioni di partecipazione con varie modalità. Nella edizione di quest’anno abbiamo partecipato come Economia di Comunione (EdC) e Città Nuova assieme in particolare a EcoOne Ecologically United, con il coinvolgimento di molte altre realtà interconnesse.
Abbiamo animato uno spazio della sezione “Cultura e partecipazione” che ha visto la presenza di uno stand di Città Nuova e di Borgo Monti, per così dire a nome di tutte le aziende espressione dell’EdC. Lo spazio è stato arricchito anche dalla presenza di una mostra-vendita delle opere di Ciro (di Loppiano, la cittadella internazionale del Movimento dei Focolari vicino a Firenze), un artista che trova ispirazione negli oggetti scartati che hanno la vocazione di trasformarsi in qualcos’altro, salvati all’impatto del consumo.
E questo forte legame con Loppiano quest’anno si è reso ancora più evidente nella presenza in fiera dei gruppi musicali internazionali del Gen Verde (sabato, con due incontri) e del Gen Rosso (domenica per un grande talkshow).
Abbiamo anche aderito al “Progetto Scuole” (230 attività per 300 classi, oltre 6.000 studenti), proponendo e realizzando dei laboratori il venerdì.
Il nostro spazio prevedeva anche un’area in cui poter svolgere nei tre giorni dodici appuntamenti del “Programma Culturale” (cfr. https://www.cittanuova.it/1036136-2/?ms=003&se=009). Altri tre incontri sono stati ospitati in due piazze della fiera e nella grande Arena. E questo è sicuramente stato il nostro coinvolgimento maggiore a “Fa’ la cosa giusta!” 2025. Quali i temi?
Innanzitutto Città Nuova ed Economia di Comunione. Grazie a Carlo Cefaloni, che ha promosso e coordinato tre incontri su importanti temi di attualità, si è parlato di indebitamento-usura-azzardo (assieme a Consulta nazionale antiusura e Libera), politica industriale di pace (assieme a Altreconomia, Weapon Watch, Rete Italiana Pace Disarmo) e indebitamento dei Paesi sovrani e ruolo della finanza (assieme a Istituto di Diritto Internazionale della Pace ‘Giuseppe Toniolo’).
Con focus economico (oltre all’edizione speciale del laboratorio “EdClab”, da più di dieci anni occasione in Lombardia di confronto di idee ed esperienze) l’appuntamento con l’economista Stefano Zamagni, Sandra Della Bella (EdiC spa società benefit – Polo Lionello Bonfanti) che ha avuto modo anche di presentato il Premio Startup “Giovanni Bertagna” e Marco Piccolo (CEO di Reynaldi srl società benefit, socio AIPEC Associazione Italiana Imprenditori per un’Economia Civile e di Comunione) nell’intervento del quale emergeva come «il mondo imprenditoriale può (e deve) essere motore di cambiamento, abbracciando una visione inclusiva, rigenerativa e orientata al bene comune».
E ancora: “La foresta sommersa di alghe giganti: relazioni di cura e sostenibilità per le popolazioni native mediterranee”, “Liberi di muoversi. Storie di marionette e marionettisti tra emozioni e spiritualità”, “Riuso: buone prassi, creatività, economia ed arte a tutela dell’ambiente”, “Comunicare per custodire: fiducia e relazioni per un mondo sostenibile”, “Fiducia del consumatore e alimentazione: per un futuro sostenibile, l’equità sociale e la salute umana”.
Infine due momenti speciali con iniziative territoriali. Sabato pomeriggio alcuni “Ragazzi per l’unità” (quattordici-diciottenni con un obiettivo comune: contribuire a costruire un mondo unito, realizzando la fraternità universale) hanno condiviso le loro esperienze come per esempio è avvenuto la scorsa estate in Slovenia all’interno di quelli che chiamano “cantieri” (dove l’obiettivo è stato aiutare una comunità in difficoltà tramite svariati lavori sia manuali sia più nell’ambito sociale), oppure su come durante l’anno contribuiscono all’offerta dei cibi cadi alle persone senza fissa dimora nel centro di Milano. Domenica pomeriggio invece sono state portate testimonianze, attraverso l’esperienza (da 42 anni) dell’Associazione Arcobaleno di Milano – anche come Rete Scuole Senza Permesso – in tema di società plurale e nuovi cittadini: al centro dell’incontro l’evoluzione multietnica di una città come Milano e il ruolo ancora poco approfondito delle seconde generazioni (“nuovi italiani” o nuovi “italo-qualcosa”, cioè portatori di una doppia identità da riconoscere e valorizzare, di culture da non disperdere, di idealità da mantenere accese).
Per concludere, certamente un’esperienza “transdisciplinare e intergenerazionale”, espressione locale ma con respiro nazionale, una carica di fiducia. Davvero il piacere – insieme ai 550 altri espositori, ai 400 altri relatori e ai 52.200 visitatori – di aver vissuto i tre giorni di “Fa’ la cosa giusta!”. «Il flusso di visitatori e visitatrici è cresciuto in maniera esponenziale in questi giorni: questo è il segno che la sostenibilità e le scelte di consumo consapevole stanno prendendo piede nel cuore di tante persone» dichiara Miriam Giovanzana, direttrice di Terre di mezzo, casa editrice che organizza “Fa’ la cosa giusta!”. «Milano è una delle città che detta i trend della vita quotidiana, speriamo dunque che anche questo trend della sostenibilità possa acquisire un respiro nazionale».
