Qualche giorno fa è arrivata nel mio studio lei, 50 anni, un bel sorriso, molto curata, sembrava che tutto nel suo aspetto avesse ordine e bellezza. Quando le chiedo cosa l’ha portata da me, risponde: «penso di aver bisogno di fare i conti come me stessa perché sono arrivata fin qui e sono riuscita a fare tante cose, adesso, mi voglio godere la vita».
Nella sua percezione quella sensazione di non essere mai abbastanza, di non godersi pienamente le cose, di essere sempre un po’ a metà o insoddisfatta, continuava a regnare sovrana. Nonostante lei avesse una vita tranquilla, due figli grandi e senza problematiche particolari, un marito, un lavoro consolidato da tanti anni che le dà una continuità economica, una rete di rapporti familiari e di amicizia. Alla terza seduta mi ribadisce: «io adesso voglio vivere».
Cosa si sta muovendo sotto traccia? Cosa vuol dire questa spinta interna a vivere pienamente la vita nonostante le categorie sociali con cui è cresciuta siano state rispettate? Qualcosa spinge internamente. Se si inizia a entrare dentro la sua storia si scoprono ferite e criticità che ha superato e allo stesso tempo hanno lasciato un sottosuolo un po’ tremante. Cosa sta accadendo? Quella spinta vitale che ci porta a essere quello che siamo bussa alla porta. Non ci sono gravi emergenze, ma la voglia di respirare profondamente; di vivere e non sopravvivere. Lei, lavorerà sull’essere pienamente se stessa, sul prendere a “morsi” il presente.
Di seguito provo a generalizzare alcuni elementi o alcune spie che ci possono dire se siamo a contatto con noi stessi (sapendo anche che abbiamo tante sfumature). Rispondendo a queste domande potrai riflettere su di te, sulla tua libertà di essere ciò che sei e in relazione agli altri:
- Quando ti esprimi, spesso o molto spesso, hai la percezione di non essere convinto di quello che dici?
- Quando hai un desiderio riesci a dargli la giusta energia per realizzarlo?
- Hai, spesso o molto spesso, un forte senso di inadeguatezza e non ti senti quasi mai all’altezza delle situazioni?
- Conosci i tuoi pregi e i tuoi difetti e ti accetti per quello che sei?
- Ti rispetti e ascolti i tuoi bisogni?
- Riesci a prendere delle decisioni senza la necessità di rivolgerti a persone esterne?
- Hai piena consapevolezza di quali siano i tuoi valori principali e riesci a portarli avanti nei tuoi progetti e nelle tue scelte?
- Sai ciò che ti piace e lo ricerchi in attività arricchenti per te?
- La vita che stai conducendo quanto ti soddisfa da 1 a 10?
- Tenendo presente che non esiste la vita perfetta, che il flusso delle cose spesso è caotico e bisogna integrare anche gli imprevisti, stai vivendo una vita degna?
Vasco Rossi cantava che «vivere è sorridere dei guai», tu quali versi vuoi cantare per te? Quali nuove pagine vuoi scrivere? Ascoltati con gentilezza, esplora le tue passioni, accarezza amorevolmente le ferite, resta dove respiri, abita le tue fragilità. Parafrasando Frank Sinatra in My Way, chi è consapevole di sé può dire: «ho vissuto una vita piena, ho viaggiato su tante strade e l’ho fatto a modo mio».