«La cosa più bella nella vita è amare il prossimo»: è questo il testamento spirituale dello “chef dei poveri” che ha sfamato e vestito a Roma moltissimi bisognosi e senza fissa dimora. Con le parole di Karram, alla famiglia va l’affetto e la preghiera di tutto il Movimento dei Focolari. E non solo. Sono stati tantissimi i messaggi di affetto, stima e vicinanza per quest’uomo che ha dedicato la vita a chi si trovava in difficoltà. In tutto il mondo lo ricordano con affetto e gratitudine.
Ha sempre saputo guardare lontano, Dino Impagliazzo, oltre l’emergenza e con lo sguardo rivolto su tutta la città, come dimostra il nome che scelse per la sua Onlus: «Il suo nome è RomAmoR – raccontava lui stesso – perché Roma diventi una città dove le persone si vogliono bene. Roma è sempre stata una città al servizio, dobbiamo aiutarla, perché diventi la città dell’ospitalità».
Iniziò tutto con i poveri
«Tutto è iniziato quando qualcuno mi ha chiesto un panino e mi sono fermato. Di solito non ci si ferma mai per strada, ma io l’ho fatto e ho scoperto che esisteva un mondo fatto di persone che per svariati motivi avevano perso tutto. All’inizio eravamo solo io e mia moglie: preparavamo una decina di panini in cucina e li portavamo alla Stazione Tuscolana (a Roma). Poi ho coinvolto anche i condomini del palazzo in cui vivo. Pian piano si sono moltiplicati e attualmente forniamo più di 800 pasti alla settimana nelle due stazioni di Roma Ostiense e Roma Tuscolana: i pasti sono completi, composti da primo, secondo, frutta, thè e dolci se ci sono…».
Sfamare non basta
Ciò che Dino ha fatto supera di gran lunga l’ambito della solidarietà o della “ristorazione di strada”, come qualcuno ha voluto definirla. Oltre a dar da mangiare a chi non può permetterselo, per quasi 15 anni, con i suoi volontari, Dino ha fatto il giro dei mercati rionali, dei supermercati e di alcuni alimentari di Roma per raccogliere la merce in scadenza che non poteva più essere venduta e con i prodotti recuperati si cucinano tuttora zuppe, panini e pasta da distribuire vicino alle stazioni Tiburtina e Ostiense. In un anno si distribuiscono in media oltre 25mila pasti ai più poveri della capitale. E non è finita qui perché l’associazione fornisce anche vestiario, calzature, materiale per l’igiene personale; in alcuni casi lavora per facilitare il rapporto con gli enti pubblici e per le pratiche legate alla residenza, assistenza sanitaria, assistenza legale, avvio ad attività lavorative per le persone senza fissa dimora o in difficoltà.
Dino Impagliazzo era stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella dell’Onorificenza al Merito della Repubblica Italiana come “eroe dei nostri giorni” insieme ad altre 32 persone; un premio che non ha ritenuto per sé, ma che, ha precisato, appartiene a tutti i suoi collaboratori volontari.
«Restiamo uniti a voi tutti – conclude Margaret Karram, rivolgendosi alla moglie Fernanda e a i figli Chiara, Giovanni, Paolo e Marco – in preghiera per lui, certi che ci aiuterà a proseguire a vivere con fede nella provvidenza e nell’efficacia del farsi uno con chiunque in necessità».
I funerali domani 27 luglio alle 11 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma. Sarà possibile seguire i funerali in diretta anche su YouTube.