Youth4Climate, il grido di Greta Thunberg: State annegando i nostri sogni

Quattro i temi al centro del confronto tra i giovani protagonisti dell’azione per il clima in corso a Milano, Youth4Climate: Driving Ambition, appuntamento in preparazione della Cop 26.
Da sinistra Greta Thunberg e Vanessa Nakate alla Pre Cop di Milano, Youth4climate, foto Ap

Il cambiamento climatico si palesa in modi e tempi sempre più imprevedibili. Per questo, nell’ambito dell’iniziativa “Youth4Climate: Driving Ambition”, si sono riuniti a Miano oltre quattrocento giovani provenienti da tutto il mondo, due per ciascuno dei 197 Stati membri delle Nazioni Unite, che affronteranno le principali priorità dell’azione per il clima lavorando intorno a quattro temi.

Il primo, quello dell’ambizione climatica, concerne la partecipazione dei giovani nei processi decisionali, ai fini di contribuire al varo di otto azioni concrete per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi, secondo una dimensione locale, nazionale e multilaterale.

Il secondo tema è quello della ripresa sostenibile e di come coniugare la ripresa economica dalla crisi provocata dalla pandemia con l’attuazione degli obiettivi dall’Accordo di Parigi, riguarda le questioni della transizione energetica e i green jobs, l’orientamento dei flussi finanziari, le soluzioni basate sulla natura, l’adattamento e la resilienza e il turismo sostenibile.

Il coinvolgimento degli attori non statali è un altro tema cruciale, poiché è importante il ruolo svolto dagli attori non-governativi nella lotta al cambiamento climatico e nei settori che hanno un impatto nella vita quotidiana dei giovani. Nello specifico, le questioni riguardano i sistemi alimentari, l’imprenditoria giovanile, lo sport, la moda e l’arte.

Infine, quarto punto, i giovani si chiederanno come costruire una società più consapevole delle sfide climatiche. Questo significa attribuire un riconoscimento del ruolo svolto dalle comunità locali e dalle popolazioni indigene, svolgere educazione ambientale, nonché sensibilizzare l’opinione pubblica e inserirsi nella comunicazione scientifica.

L’agenda prevede il primo giorno, il 28 settembre, l’inaugurazione con gli interventi istituzionali e l’avvio del lavoro dei gruppi, con i giovani rappresentati da Greta Thunberg, che ha denunciato come la politica internazionale faccia solo chiacchiere mentre «Le nostre speranze e i nostri sogni annegano in tutte queste vuote parole e promesse… Possiamo farcela, il cambiamento è possibile e necessario, ma non se continuaiamo così». La mattina del secondo giorno, oggi, 29, proseguono i lavori dei gruppi e nel pomeriggio si tiene la sessione plenaria per la condivisone dei risultati raggiunti e l’adozione del documento finale. Il terzo giorno, il 30 settembre, si apre con gli interventi istituzionali del governo italiano e delle Nazioni Unite cui fa seguito il dibattito tra i giovani e i ministri partecipanti alla Pre-Cop26, al fine di preparare una carta negoziale con proposte concrete per il clima che dovrà essere recepita dai 59 ministri dell’Ambiente in rappresentanza dei paesi partecipanti alla Cop 26.

Ogni conferenza dei membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in programma a Glasgow in Scozia dal 31 ottobre al 12 novembre, è infatti preceduta da una riunione preparatoria che si tiene circa un mese prima, chiamata Pre-Cop. La Pre-Cop riunisce i ministri del clima e dell’energia di un gruppo selezionato di paesi per discutere e scambiare opinioni su alcuni aspetti politici chiave dei negoziati e approfondire alcuni dei principali argomenti negoziali che saranno affrontati alla Cop26. Questa Pre-Cop 26 si svolgerà a Milano dal 30 settembre al 2 ottobre.

L’incontro “Youth4Climate: Driving Ambition” si inserisce nel percorso di coinvolgimento dei giovani, avviato nel 2019, anche grazie al sostegno dell’Italia, con lo United Nations Youth Climate Summit, tenutosi a New York il 21 settembre 2019. Questo evento, organizzato dal governo italiano, in collaborazione con il Regno Unito, dedicherà i primi due giorni allo sviluppo di una dichiarazione, mentre l’ultimo giorno sarà caratterizzato da una discussione sulla dichiarazione tra i delegati giovanili e i ministri presenti alla Pre-Cop26.

Anche papa Francesco, incontrando una delegazione di 50 giovani dell’Earth Day, i rappresentanti dell’Italia alla Cop Giovani di Milano e il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha lanciato un appello: «Voi – ha detto ai ragazzi presenti – non siete il futuro, siete il presente. Noi siamo in evoluzione e dobbiamo andare avanti, dovete farlo per il vostro futuro e quello dei vostri figli. Vi auguro di fare chiasso, fatevi sentire!».

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