WEmbraceSport2022: la grande sfida di Bebe Vio & c.

Lodovica Comello e Gianluca Gazzoli condurranno la seconda edizione di di WEmbrace Sport, evento organizzato da Bebe Vio e art4sport. L’appuntamento è per il 10 ottobre all’Allianz Cloud di Milano.
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse04-07-2017

“Io e i tantissimi atleti olimpici e paralimpici di tutto il mondo vi aspettiamo all’Allianz Cloud di Milano dalle ore 20. Sostenete anche voi la nostra causa, date un’opportunità ai ragazzi amputati di ritrovare la gioia di fare sport”. Così la campionessa pluridecorata paralimpica Bebe Vio ha lanciato su Instagram, dalla stazione Lotto della metropolitana allestita a tema, la manifestazione WEmbraceSport2022.

WEmbraceSport è giunta alla seconda edizione: si tratta di una serata di grande sport e spettacolo che intende abbracciare integrazione e inclusione, unendo valori e voci tesi a valorizzare le diversità di tutti. È di fatto un evento benefico promosso da art4sportonlus, associazione fondata nel 2009 dai genitori di Bebe, che aiuta i ragazzi amputati a godere della bellezza della vita attraverso lo sport. Ovviamente tutto il ricavato della serata sarà usato appositamente per supportare gli atleti con disabilità motorie. WEmbraceSport2022 consiste in una grande sfida tra campioni olimpici e paralimpici italiani e dal resto del mondo: tutti gli incontri, pertanto, si giocano in modalità paralimpica.

A condurre la serata, Lodovica Comello e Gianluca Gazzoli, tirando la volata ad una sfida ad altissimo livello di competitività tra due squadre composte da grandi campioni olimpici e paralimpici che si confronteranno nelle loro rispettive discipline con l’intento di regalare momenti di grande entusiasmo al pubblico e aggiudicarsi perciò la vittoria finale. La grande novità di quest’anno consiste invece nella presenza di un team internazionale, l’International Stars, che si scontrerà con la squadra Italia.

Uno show da non perdere, secondo Bebe Vio, attivissima sui social network per sospingere uno spettacolo in grado di offrire a tutti i partecipanti la possibilità di giocare a pari condizioni, così da fare venire meno il concetto stesso di disabilità, lasciando il posto all’attenzione ad una sfida tra atleti professionisti che si sfidano ad altissimo livello. D’altro canto, l’Italia è tra i paesi più attenti all’inclusione sportiva, anche se per gli atleti non italiani non si può dire facilmente la stessa cosa. Da qui, l’appello al pubblico di Bebe Vio di accorrere per solidarietà, dai microfoni della trasmissione Rai “Che tempo che fa”: “WEmbrace è una figata, sarà uno show bellissimo. Chi acquista il biglietto, oltre a vivere una serata che è davvero unica e irripetibile, contribuisce anche a sostenere la mission della nostra associazione art4sport, che aiuta i bambini e ragazzi che hanno subito un’amputazione, a riprendere a fare sport, procurandogli protesi d’arto e seguendoli nel percorso di reinserimento nel mondo sportivo”.

Folta e ben nota la lista dei partecipanti a sostegno dell’iniziativa: dal ct della nazionale italiana di calcio campione d’Europa, Roberto Mancini, all’ex allenatore Fabio Capello e a al vice-presidente dell’Inter, Javier Zanetti. Ma hanno annunciato la presenza anche gli ex azzurri del basket Bruno Cerella e Peppe Poeta, gli iridati della pallavolo Matteo Piano e Yuri Romanò e addirittura una delegazione degli Harlem Globetrotters. L’evento, patrocinato da Coni, Cip, Comune di Milano e dal Parlamento europeo, vedrà anche la presentazione della squadra di ‘Fly2Paris’, un interessante progetto di supporto per gli atleti che vogliono strappare il pass per le Paralimpiadi di Parigi 2024.

I biglietti per accedere sono disponibili su Ticketmaster.it e partecipare significa dunque essere in qualche modo parte di un progetto ancora più ampio: è solo il primo pilastro del movimento WEmbrace, lanciato dall’associazione per fare convergere le forze atte a favorire l’inclusione. Da qui il nome, composto dalle parole ‘WE’ ‘Embrace’, ‘Noi’ ‘Abbracciamo’.

Per arrivare ad accettare e fare accettare sé stessi, superare i propri limiti e, di conseguenza, accettare gli altri e consentire loro di fare altrettanto con noi. Affinché lo sport, con i suoi valori e la sua funzione sociale, si confermi volano nel percorso di sensibilizzazione su questi temi come valore aggiunto.

Infine, ospite di Fabio Fazio nel citato programma, Bebe Vio ha anche menzionato il proprio progetto di academy: “Prendiamo un gruppo di ragazzi, 15 con disabilità e 15 senza, facciamo provare per alcuni mesi cinque discipline, poi alla fine ci dicono quello che vogliono fare”. L’obiettivo è sempre quello di favorire l’integrazione. Con fantasia, creatività e una feroce determinazione, la stessa che porta fino alle medaglie olimpiche.

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