Vita da spiaggia

La sorpresa di riuscire a condividere la vacanza con persone che dapprima sconosciuti poi diventano quasi fratelli. Le relazioni che fanno bene al cuore.
spiaggia

Chi l’ha detto che il mare è solo tuffi, partite a carte o a beach volley, accalorate discussioni sul governo e squadre del cuore, su suocere, figli e tasse? Si arriva in spiaggia, ciascuno nel periodo scelto e ci si trova accanto a dei perfetti sconosciuti provenienti da varie città, piccoli borghi o addirittura dall’estero!

I primi due giorni, dopo essersi reciprocamente salutati, ci si studia a vicenda indovinando, dalle inflessioni dialettali, la provenienza degli uni e degli altri! Molto dipende dal carattere socievole ed estroverso, ma anche da come vanno i primi tentativi nella conoscenza reciproca, se prevale la benevolenza o il giudizio. Anche i quotidiani che si leggono danno un’ indicazione precisa della città o delle Regioni. Il Corriere della Sera è il più diffuso (fondato da un Napoletano, a Milano, nel 1876). Ma il quotidiano che attira in assoluto tutti, è quello dall’inconfondibile colore rosa, la mitica Gazzetta dello Sport, nata nel 1896. Esso unisce Nord, Centro, Sud e Isole comprese! E noi  Italiani, si sa, abbiamo lo Sport nel sangue…

Con il passare dei giorni, si condividono emozioni, disavventure, periodi sereni o tristi vissuti durante l’anno: sembra così di conoscersi da una vita. In realtà, quest’anno, non conoscevo proprio nessuno perché  sono andata sul Tirreno, ma ho avuto modo di constatare quanto Bene c’é nel cuore della gente, quanto desiderio di far prevalere la parte migliore di noi, di collaborare, di lasciarsi andare. Un giorno ad esempio, si è parlato della solitudine di giovani e di anziani perché la solitudine non è solo sentirsi trascurati, è anche sentirsi invisibili e di solitudine si può morire, ancora oggi, nelle metropoli come nei piccoli borghi. L’ articolo scritto da Giulio Meazzini su Città Nuova di Agosto “Vite in cerca di senso”, era proprio quello che ci voleva per dare ordine a tutte le nostre riflessioni sull’argomento.

Vera la frase di Aristotele: l’uomo ha bisogno di amici, di sentirsi accolto, ascoltato in posti e comunità dove sentirsi a casa. In questo modo, sotto 4, 5 ombrelloni, ci siamo ritrovati una Comunità improvvisata, ma non per questo meno vera e meno accogliente. Abbiamo vissuto e fatto vivere così momenti indimenticabili. Ad esempio mamme e papà per far divertire i propri figli, hanno organizzato la corsa delle streghe con scope vere, messe a disposizione dai vari bagni. I vincitori avrebbero organizzato giochi per tutti nei giorni seguenti. Si é così giocato a Palla prigioniera, a ruba bandiera, a uno, due, tre stella: che  impegno per liberare i prigionieri della propria squadra, o per rubare la bandiera da passare poi ad un altro, e fermarsi di colpo per non essere squalificati nell’ uno due tre stella.

Abbiamo scoperto  che ciò che rende la vacanza speciale non é essere al mare o in montagna o al lago, spendere un mucchio di soldi o stare in mezza pensione, ma vivere giorni di armonia, tutti insieme figli e genitori, giovani e anziani, mariti e mogli, donne e uomini ecc. Ho visto bambini felici perché  finalmente papà  e mamma hanno giocato con loro! Magari col tempo dimenticheranno il nome del posto di vacanza, ma non le ore trascorse a giocare con i propri genitori.

Bellissimo sentire ciascuno esprimersi con la propria inflessione dialettale, finalmente liberi e fieri, ciascuno con le proprie caratteristiche. Per la Sagra dell’Assunta erano organizzati molti eventi tra cui uno benefico dove abbiamo partecipato tutti. Una di noi infatti, aveva conosciuto una sedicenne, Elisa (nome inventato) che arrivava in spiaggia con un… rudere: ci ha chiesto di poter realizzare il suo sogno di avere una carrozzina moderna. Vedere singhiozzare di gioia Elisa nella sua nuova carrozzina ha commosso tutti perfino, Maria Assunta in cielo, ne sono più che certa!

La sera del 15 Agosto attorno al Santuario posto su un Promontorio, dei fuochi d’artificio spettacolari hanno illuminato il Cielo e la Terra, come pure i volti di tutti noi, fratelli improvvisati, legati dopo i giorni vissuti insieme. Come sarebbe bello vivere in tutto il mondo così senza divisioni non più soli e fragili. Credo che questo desiderio sia nato nei cuori di tutti e che sia salito al Cielo insieme al colore dei fuochi: e Qualcuno lo ha accolto e saprà aiutarci a realizzarlo.

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