Via col vento ha 70 anni

Il 15 dicembre 1939 veniva proiettato per la prima volta il film destinato a cambiare il modo di intendere il cinema.
Cinema

Se capitaste ad Atlanta, Georgia, nei pressi del cinema Cnn6 Centre, scoprireste che nella sala numero 6 è in proiezione Via col vento. Come ogni giorno, da settant’anni, da quel 15 dicembre 1939 che segnò il debutto del film che, probabilmente, può essere considerato il più importante della storia del cinema.

I motivi sono molti, ma il principale è che Via col vento ha segnato la nascita del cinema così come lo conosciamo oggi, perché fu il primo film a riscuotere un vero e proprio successo planetario, inaugurando quella che, per certi versi, si potrebbe definire la globalizzazione della settima arte (e che Wim Wenders, da un altro punto di vista, definì «colonizzazione dell’inconscio»).

La genesi di Via col vento è ormai leggenda. La sua realizzazione fu possibile solo grazie alla caparbietà e alla dedizione del suo vero artefice, il produttore David O. Selznick. Per due anni e mezzo, contro ogni parere, ci si dedicò anima e corpo, curando personalmente ogni dettaglio. Le sue intrusioni sul set portarono alla sostituzione di ben tre registi (George Cukor, Sam Wood e Victor Fleming, cui fu attribuita la regia) e di una decina di sceneggiatori (tra i quali anche Francis Scott Fitzgerald). Il casting per la parte di Rossella vide la partecipazione di oltre 1400 attrici, diventando un caso nazionale e per il ruolo di Mami si scomodò addirittura Eleonor Roosvelt che propose per il ruolo la sua governante. Fortunatamente, per quella parte fu scelta Hattie McDaniel che per la sua interpretazione vinse un Oscar, il primo a un’attrice di colore che però, paradossalmente, non aveva potuto assistere alla première del film ad Atlanta, per via delle leggi segregazioniste in vigore all’epoca.

Era un’altra America, quella, con le tragiche contraddizioni di una nazione che ancora doveva fare i conti con il suo passato, capace di estromettere dalla prima un’attrice perché di colore e qualche mese dopo premiarla con il più alto riconoscimento. A ben vedere sono le stesse contraddizioni che emergono nel film, dove due mondi, uno ancorato al passato e uno proiettato al futuro, si confrontano e si scontrano. E su questo sfondo si muovono quei personaggi, Rossella, Butler, Ashley, Melanie che, forse un po’ troppo compresi nei rispettivi ruoli, incarnano romanticamente il passaggio della storia nella vita. E forse il fascino di Via col vento – e la sua modernità – in fondo, è tutto qua.

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