Ventura, chi è il nuovo ct della nazionale che sostituirà Conte

Ufficializzata dal presidente della Figc, Carlo Tavecchio, la nomina del nuovo commissario tecnico dell'Italia. Ventura, ex allenatore del Torino, avrà il compito di portare la nazionale di calcio ai Mondiali di Russia 2018
Giampiero Ventura e Carlo Tavecchio in Figc foto Ansa

Dopo gli imminenti Europei di calcio che si svolgeranno in Francia dal 10 Giugno a 10 Luglio, Giampiero Ventura prenderà le redini della nazionale italiana. La nomina del nuovo commissario tecnico azzurro è stata ufficializzata il 7 giugno dal presidente della Federazione italiana giuoco calcio, Carlo Tavecchio, in virtù di un contratto biennale che, senza clamorosi ribaltoni, traghetterà l’Italia del pallone ai Mondiali di Russia 2018.

 

Un contratto per il “maestro”

Vale 1,3 milioni a stagione, molto meno dell’attuale ct, Antonio Conte, che si accaserà al Chelsea al termine dell’Europeo. L’annuncio è stato dato dato al Consiglio federale, nonostante il parere contrario di una parte della dirigenza della Federcalcio, da Tavecchio, convinto che “esperienza, capacità di gestire il gruppo e doti morali” di mister Ventura siano le caratteristiche ideali per proseguire il lavoro di Conte. «È un maestro di calcio: ha insegnato a tanti allenatori le sue regole innovative e lanciato un sacco di calciatori, alcuni dei quali sono in azzurro. Ha esperienza smisurata nella formazione dei vivai e un sano concetto di appartenenza alla società per cui lavora. E poi – ha spiegato Tavecchio – ha lo stesso concetto del lavoro e del sacrificio di Antonio Conte, quindi credo sia la persona giusta».

 

Dall’alto dei suoi 68 anni (Conte ne compirà 47 fra un mese) e portatore di uno staff numericamente ridotto, Ventura sarà seguito dal vice Salvatore Sullo, dal preparatore atletico Alessandro Innocenti e dall’allenatore dei portieri, Giuseppe Zinetti, ma a differenza di Conte non sarà anche supervisore delle giovanili. Sposatosi una settimana fa a Bari, Ventura inaugurerà la nuova gestione tecnica il 1° settembre nell’amichevole Italia-Francia, a ridosso dell’esordio nel girone di qualificazione al Mondiale previsto quattro giorni dopo in Israele.

Nato a Genova il 14 gennaio 1948, il nuovo “maestro” chiamato alla guida azzurra, è cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Sampdoria, non arrivando a giocare oltre la Serie C con l’Enna nella stagione 1970-1971.

 

Mister esperienza

Molte e le esperienze in giro tra le periferie del calcio italiano come allenatore: dopo gli inizi come allenatore delle giovanili della Sampdoria, stagioni con Albenga e Rapallo Ruentes, arriva all’Entella Bacezza di Chiavari, ottenendo una promozione dall’Interregionale e successivamente un quinto posto in Serie C2 nel 1985-86. Negli anni successivi siede sulle panchine di Centese, Pistoiese e Giarre, Venezia e Lecce, dove traghetta la squadra dalla Serie C alla A in soli due anni.

 

Allenatore per passione

Nella stagione successiva porta in A il Cagliari, sedendo poi tra alti e bassi nella massima serie sulle panchine di Sampdoria, Udinese, ancora Cagliari. Dopo esperienze a Napoli, Messina, Verona, Pisa, approda a Bari, in sostituzione proprio di Antonio Conte, dove dichiara in conferenza stampa di allenare nella vita per passione. Dimessosi dopo un primo anno spumeggiante, in cui lancia i giovanissimi difensori Ranocchia, poi acquistato dall’Inter, e Bonucci, poco dopo regista difensivo della Juventus pentacampione e della nazionale, ed un secondo deficitario, agli inizi di giugno 2011 viene ufficializzato al Torino. Rivoluzionata la squadra, Ventura lancia giovani come Glik, ora perno della Polonia a Euro 2016, Ogbonna e Darmian, ora nel giro azzurro.

 

Affronta ben cinque stagioni con l’obiettivo “zona tranquilla”, fatte di calcio gradevole nonostante una qualità non certo eccelsa delle rose granata a disposizione. Tra le date da ricordare, quel 26 febbraio 2015 in cui ottenne una vittoria storica ai sedicesimi di Europa League, battendo l'Athletic Bilbao 2-3 che qualifica il Toro agli ottavi: nessuna squadra italiana aveva mai vinto a Bilbao. Memorabile resterà anche il 26 aprile 2015, quando batte la Juventus all’Olimpico di Torino per 2-1, regalando ai granata “il derby della mole” dopo 20 anni. Recordman per presenze consecutive come allenatore del Toro in virtù delle sue 194 panchine, “il maestro” affida ad un ottimo portale, www.giampieroventura.net, la descrizione di tecniche di preparazione atletica e tattica, oltre che la sua biografia e i momenti più significativi della carriera.

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