Vedere il mondo con gli occhi dei poveri

Il commento sulla scomparsa di Francesco, da parte di una persona cattolico/marxista
The body of the Pope Francis lies in state in the Saint Peter's Basilica for public viewing, Vatican City, 23 April 2025. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Una delle frasi più citate di Papa Francesco in questi giorni è il suo appello per una Chiesa di tutti, tutti, tutti, pronunciato durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona. Ho pensato al perché questa frase abbia suscitato tanto entusiasmo e persino ammirazione, quando dovrebbe essere così ovvio per i seguaci di Gesù che, come Lui, la Chiesa non deve mostrare parzialità.

E riesco a trovare una sola risposta: è perché lesclusione è diventata normale nella Chiesa. Francesco si opponeva a quella pratica: era lesatto opposto della tendenza a dare la priorità a regole astratte rispetto ai dolori e alle angosce, alle gioie e alle speranze di ogni persona concreta.

Francesco ci ha insegnato di nuovo a vedere il mondo con gli occhi dei poveri e di coloro che subiscono discriminazioni. E ci ha lasciato una profonda eredità di dialogo per aiutarci a trasformare le strutture del peccato.

In questo modo, Lui rimane con noi. Non è questo ciò che chiamiamo vita eterna?

José Manuel Pureza

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