Vaccini obbligatori, al lavoro per evitare il caos

La nuova legge che rende obbligatori 10 vaccini, impedisce ai bambini che non sono in regola di frequentare il nido o la scuola materna. La situazione in Lombardia e a Milano, comune in cui l'apertura è anticipata al 5 settembre.
Un bambino fa il vaccino

Sono state spedite 33mila lettere, tante quanti sono i bambini iscritti ai nidi e alle materne comunali, contenenti un vademecum in lingua italiana e in inglese per le famiglie con le istruzioni specifiche per poter garantire l’ingresso dei loro figli all’asilo. Dal comune di Milano, si cerca in tutti i modi di evitare confusioni o allarmismi eccessivi per quanto riguarda le novità dell’obbligo dei vaccini per poter frequentare il nuovo anno scolastico.

Per la Lombardia la scadenza è anticipata rispetto a quella nazionale che è il 10 settembre: a Milano gli asili aprono già il 5. Ecco, allora, il senso dell’operazione di semplificazione lanciata dall’amministrazione. «Stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità per rendere il più semplice possibile il rispetto della norma e non appesantire il percorso. Il nostro obiettivo è che il 5 settembre le scuole inizino nel migliore dei modi», chiarisce la vicesindaca con delega all’Educazione, Anna Scavuzzo.

E spiega di avere un solo timore, le eventuali tensioni che potrebbero coinvolgere i bambini. «Per questo vogliamo essere il più chiari e collaborativi possibile». Ma bisogna anche fare i conti con le famiglie no-vax e free-vax contrarie all’obbligo, che secondo palazzo Marino sono molto difficili da quantificare.

Proprio a questo, la vicesindaca vuole inviare un “messaggio di dialogo e di fiducia“, perché non dovranno essere i bambini a rimetterci rischiando, magari, di essere allontanati dalle classi. Il nodo principale è questo: nidi e materne non sono scuole dell’obbligo. Chi non presenterà l’autocertificazione entro il 10 settembre, dal giorno successivo non dovrebbe essere ammesso in classe. Così dice la  legge e lo ribadisce la Scavuzzo.

A causa della doppia data, con l’apertura delle scuole dell’infanzia fissata per il 5 settembre a Milano, ci si domanda da quale data bisogna avere i documenti in regola? Negli uffici comunali e in quelli del settore Educazione si lavora pancia a terra per tradurre le direttive nazionali e soprattutto per coordinarsi con la Regione. Ma tutti scommettono che, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, ci sarà la confusione che tutti vorrebbero evitare, ma che ad oggi pare impresa impossibile.

Il decreto ministeriale prevede l’obbligatorietà di 10 vaccini per bambini e ragazzi fino a 16 anni, e l’impossibilità, per i nidi e le materne pubblici e privati, di accettare i bimbi non vaccinati, anche qualora le famiglie abbiano già pagato la multa prevista per chi non è in regola. Si può presentare una autocertificazione, il cui modulo si può scaricare dal sito dell’Ats (Agenzia tutela della salute), che dovrà essere presentata da coloro che sono in regola con le vaccinazioni. Sarà valida per l’anno scolastico 2017-2018.

Chi non è in regola dovrà presentare a scuola un documento che attesti che la famiglia ha fatto richiesta formale di un appuntamento per fare il vaccino. In alternativa al certificato vaccinale, i genitori potranno presentare un certificato di esonero firmato dal medico, qualora il vaccino non sia stato fatto per ragioni sanitarie. La presentazione a scuola del certificato dovrà avvenire entro il 5 o il 10 settembre per nidi e materne, ed entro il 31 ottobre per la scuola dell’obbligo.

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