Un’assemblea in cerca di qualcosa di “nuovo” in Albania

Convegno missionari in Albania

Anche quest'anno c'è stata la grande occasione di incontrarci a livello nazionale tra i rappresentanti delle più di cento comunità religiose o congregazioni presenti in Albania. Eravamo tanti in rappresentanza dei cinquecento religiosi/e che operano nella missione albanese in questi anni. Gente di valore, soprattutto le numerose suore.
La città di Shengjin, in riva al mare, ha attirato tutti noi che amiamo il sole e l'aria fresca. Inutile dire che abbiamo avuto poco tempo per riposarci. Il tema del convegno era molto coinvolgente: come affrontare la nuova evangelizzazione in questa terra di missione…
“Guai a me se non evangelizzo”. Era il motto dell'assemblea che ci ha coinvolto in modo vivo. Abbiamo condiviso le esperienze dei circa 22 anni di ripresa del servizio di animazione cristiana dopo il duro regime comunista.
I vescovi presenti ci hanno dato le direttive su come riscoprire le antiche preghiere dei cristiani, ormai dimenticate da tutti, e poi catechizzare ed evangelizzare ovunque e sempre, senza mai stancarsi. Abbiamo alternato i momenti di preghiera liturgica, alle tematiche dottrinali e bibliche sull'evangelizzazione. Anche i momenti di scambio ed i dibattiti sia in sala che nei momenti di relax sono serviti per arricchirci e ridarci la giusta carica per continuare ognuno il proprio compito affidatogli dai Superiori.
Come per tutta la Chiesa universale, in occasione dei 50 anni dal Concilio vaticano II, abbiamo l’opportunità di vivere l’anno della Fede. Abbiamo capito che una cosa è la Religione, con le sue tradizioni, i suoi riti, e le sue leggi, un'altra è la Fede, che ci inserisce in Cristo.
Abbiamo quest’anno per rinnovare la nostra scelta di Colui che è il Centro ed il Tutto della nostra vita di cristiani e di consacrati. Senza la radicalità di una vita vissuta interamente per Gesù, tutto appare vano ed inutile.
Andare ad aiutare i poveri, i rom, come sosteneva Fr. Luciano, che da 9 anni fa un prezioso lavoro di ricupero degli zingari della sua città e riesce a scolarizzarli fino ai livelli universitari, è ottima cosa se si è motivati dall'unica forza della Fede e dell'Amore che spianano la strada alla Giustizia.
Partendo con passo deciso, guidati dal P. Giovanni Peragine dei barnabiti – oltre che nostro presidente nazionale del KSEL (conferenza Albanese Superiori Maggiori) da marzo scorso eletto anche presidente europeo dell'UCESM, (unione superiori maggiori d'Europa) – eravamo convinti di essere maggiormente un cuor solo ed un'anima sola nell'andare ad evangelizzare per le strade dell'Albania.

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