Fin da piccola nel mio Paese (Brasile) mi sono abituata ad ascoltare un saluto – «Come va?», o «come stai?» – e una consueta risposta: «Nella lotta». Era implicito «per la sopravvivenza». In una …
Contenuto riservato agli abbonati di “Città Nuova”
Se sei abbonato, effettua il login