Una grande e preziosa unità fra tutti gli uomini.

I “discorsi politici” di Alphonse de Lamartine
«C’è una grande e preziosa unità da tener presente, da conservare, da incrementare, s’è possibile, fra tutti gli uomini […] destinati a diventare cittadini di una medesima famiglia. […] Senza di ciò voi avrete degli individui, ma punto società, punto famiglia, popolo, punto nazione». Chi pronunziava queste parole, così attuali e necessarie, era il poeta Alphonse de Lamartine (1790-1869) alla Camera dei Deputati il 24 marzo 1837. Discorso che, insieme a tanti altri, la UTET, nel clima arroventato dell’Italia della neonata Repubblica 1948, tradusse e pubblicò per offrirli alla riflessione dei parlamentari italiani. Lamartine studiò la Rivoluzione francese, di cui aveva detestato le violenze, e comprese che i principi di libertà, uguaglianza e fraternità derivavano dal Vangelo e pertanto essi dovevano diventare il fondamento del suo impegno politico. Combatté la pena di morte, si occupò degli orfani, promosse l’istruzione pubblica e il diritto di proprietà per tutti.

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