Una festa del cinema e della famiglia

Al Fiuggi Family Festival vincono pellicole che sanno parlare dell’uomo, della solidarietà, dei valori della famiglia, ma purtroppo tante restano fuori dalla grande distribuzione      
Fiuggi festival
In un panorama cinematografico sempre più depresso e alla mercé del solo botteghino, si affermano in controtendenza al Fiuggi Family Festival  film che con coraggio e forza propositiva presentano al numeroso pubblico di famiglie, convenuto nella bellissima cittadella laziale dal 24 al 31 luglio 2010, piccoli gioielli della cinematografia mondiale ch, purtroppo, difficilmente vedremo nelle nostre sale o nei palinsesti televisivi.

 

Trionfano alla terza edizione ex aequo i film From time to time dell’inglese Julian Fellowes e Viky il Vichingo del tedesco Michael Herbig, con menzione speciale a Letters to Father Jacob del finlandese Klaus Haro.

 

L’intuizione del compianto Gianni Astrei tre anni fa, quando pensò alla necessità di una festa del cinema per le famiglie e sulla famiglia, ossia ad un evento capace di creare un rapporto nuovo tra cinema e famiglia,  si rivela oggi più attuale che mai di fronte ad una pseudo cultura cinematografica interessata solo alla casse e non ai valori e alla famiglia .

Nessun battage pubblicitario infatti per film che promuovono la persona e la vita della famiglia, che guardano con costruttiva visione le problematiche in atto, che offrono possibilità di riflessioni intorno all’uomo e alla sua capacità di dialogo e di attenta solidarietà.

 

Basta pensare all’esclusione dalla sale cinematografiche del meraviglioso film The blinde side, sul tema dell’adozione, nonostante il grande e inaspettato successo in America e l’Oscar per Sandra Bullok,  presentato giustamente in anteprima nazionale a Fiuggi e apprezzatissimo dal pubblico presente.

 

Film in concorso, film di animazione, film sulla famiglia, anteprime nazionali, accuratamente selezionati dalla direzione artistica sotto la guida di Alessandro Zaccuri, hanno fatto del Fiuggi Family Festival una meravigliosa vacanza dove il cinema è stato veramente  una festa per la famiglia, e dove tanti giovani e adulti insieme hanno potuto apprezzare e capire il valore dell’arte cinematografica nella costruzione di un’umanità  che voglia farsi carico delle mille povertà che distruggono la pace sociale a cominciare dalla pace familiare.

 

Inoltre il Festival ha anche offerto, collateralmente alle proiezioni, una serie di convegni su temi attualissimi quali: Internet in famiglia, denatalità, economia e famiglia, ecosostenibilità dei consumi, genitorialità densa confini: le adozioni a distanza, la famiglia tra tradizione e innovazione: opportunità preziose per le famiglie e le Istituzioni presenti le quali hanno potuto comprendere che occorre oggi più che mai investire sulla famiglia, risorsa fondamentale della società.

 

Tra i film in concorso, sarà difficile dimenticare la magia positiva del film polacco The magic Tree, l’avventurosa ricerca della propria famiglia del piccolo Koos in The indian dell’olandese Ineke Houtman, l’ardua e avventurosa ricerca della propria realizzazione di Tommy il  giovane protagonista di Broken Hill dell’australiano Dagen Merril, il fascino dell’unità familiare e il valore dell’accettazione del diverso in  From time to time e la rivisitazione del famoso classico dell’animazione che con fantasia ci ha fatto riflettere sull’intelligenza dei bambini in Viky il Vichingo, premiati entrambi dalla Giuria presieduta da Luca Bernabei, ed infine la scoperta del rapporto interpersonale e del perdono quali strada di salvezza per l’uomo nel poetico Letters to Father Jacob, vera perla del Festival, che ha giustamente meritato la menzione speciale.

 

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