Una casa da ristrutturare

Esperienza tratta dalla Parola di vita di Maggio.
Foto Pexels

Un tratto che contraddistingue gli appartenenti alle comunità che vivono l’amore reciproco è che essi non si chiudono in loro stessi, ma sono pronti ad affrontare le sfide reali che si presentano all’interno del contesto nel quale si trovano ad operare.

J.K., serbo, di nazionalità ungherese, padre di tre figli, può permettersi finalmente di acquistare un’abitazione, ma a causa di un incidente non ha le risorse economiche e fisiche per ristrutturarla da solo. Così la comunità dei Focolari si mette in moto, concretizzando il progetto #daretocare[1], proposto dai Giovani per un Mondo Unito.

Egli racconta con entusiasmo la gara di solidarietà che è scattata nel sostenerlo concretamente: «Sono venuti in tanti ad aiutarmi, in tre giorni abbiamo potuto rifare il tetto e sostituire i soffitti in terra e paglia con quelli in cartongesso». Ai lavori di ristrutturazione hanno contribuito economicamente anche alcune persone della Repubblica Ceca. Un gesto che ha reso visibile la comunità allargata, andando anche al di là delle distanze[2].

[1] Osare prendersi cura.

[2] Tratto e riadattato dall’articolo “Serbia: costruire una casa, per essere casa”, www.unitedworldproject.org

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