Un testo base, ma è di parte

Il progetto di legge inizia male il suo cammino. Oltre alla divisione preferenza sì-no, c'e una questione di fondo, ben più consistente, sulla quale ha richiamato l'attenzione il capo dello Stato: la governabilità.
Riunione della Commissione Affari costituzionali del Senato

Spiace ripetersi, ma la cronaca è ancora puntellata da arresti e scandali, tanto più gravi quanto maturati nella contiguità della politica con la criminalità organizzata: sconvolgenti lo scioglimento del Consiglio comunale di Reggio Calabria e l'arresto di un assessore della Regione Lombardia vendutosi, pare, alla 'ndrangheta per essere eletto. Sembra proprio che si stia scoperchiando il pentolone della corruttela nella sua capillare pervasività. Ne risultano contaminati, qua e là da Nord a Sud, tutti i livelli istituzionali senza discriminazioni tra i partiti che li governano. Una situazione che già da sola renderebbe malato grave un Paese, e che va invece a sommarsi ad un quadro economico-sociale di grande gravità (il provvedimento sullo spegnimento delle luci ne costituisce la sottolineatura più eloquente). In tutto ciò non vi è chi non sottolinei l’atteggiamento superficiale della dirigenza partitica, che dovrebbe essere invece la locomotiva del cambiamento. La vicinanza delle elezioni politiche, con le quali si sono affastellate, non previste, quelle di alcune importanti Regioni (apre la Sicilia, il prossimo 28 ottobre), rende la classe politica vulnerabile alle ragioni del consenso da conquistare, consolidare, accrescere. E l'interesse generale rimane sullo sfondo.

Prima vittima di questo atteggiamento è la legge elettorale. Certo, qualcosa si è mosso: al momento, la Commissione del Senato ha approvato un testo base che però non è frutto di un largo consenso, bensì di alleanze di parte (Pdl, Lega, Udc). Per questo, il progetto di legge inizia male il suo cammino. Oltre alla divisione preferenza sì-no, c'e una questione di fondo, ben più consistente, sulla quale ha richiamato l'attenzione il capo dello Stato: la governabilità. Le incertezze della proposta sul punto l'hanno fatta paragonare al sistema greco. Insomma, è terribile come i nostri politici non si rendano conto che c'è già chi è pronto, con pinne e muta, a tuffarsi nel mare delle loro meline e conquistare la sponda del consenso di milioni di cittadini che, lo dice qualunque indagine, non aspettano altro che di disfarsi di loro.

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