Un premio per Emma

Diventare madre è poter donare la vita, anche quando c’è da sfidare l’impossibile. La scelta coraggiosa di una giovane ivoriana.
Mamma con la sua bambina - Licenza Pexels

“Emma” è il nome di fantasia che abbiamo scelto per raccontare di una giovane donna ivoriana, da 15 anni in Italia. Emma racconta di una vita contrassegnata da gravi sofferenze che l’hanno costretta, dopo la perdita della madre, a lasciare la famiglia d’origine, che in effetti l’ha esclusa e abbandonata al suo destino senza aiuti.

Sarebbe un sogno per lei poter formare una bella famiglia dove abita, in Lombardia, poter lavorare serenamente e donare ad altri la voglia di vivere, che le sprizza da ogni sorriso e da ogni sguardo! Ma la vita ha per lei un altro disegno, un altro cammino segnato, che si aggiunge alle difficoltà già incontrate.

Tre anni fa deve abbandonare il lavoro, perché scopre un tumore al seno, per cui lotta e guarisce. Si sente fortunata, perché al suo Paese forse non avrebbe avuto le cure adeguate per combattere un male così devastante. Accanto a lei c’è un compagno, anche lui africano, che le dà sicurezza e affetto e con cui coltivare il sogno di formare una famiglia.

Emma cerca così una nuova occupazione, fa progetti, ma il cancro invece torna con tutta la sua carica negativa. Dovrebbe iniziare le pesanti terapie subito, essendo una malattia recidiva, ma qui accade l’impensabile. La giovane è in attesa di un bimbo e la gioia immensa purtroppo non scaccia la preoccupazione sua e del compagno di vita: ora cosa fare?

Occorre continuare assolutamente le cure chemioterapiche, ma è rischioso per il loro bambino. L’aborto non è la soluzione scelta da Emma, che è forte e determinata e decide di rimandare le terapie, con il coraggio che ha costruito attraversando tante prove.

Solo dopo aver dato alla luce questo miracolo, una bambina, si dice pronta per continuare a combattere il tumore. Il papà della figlia le è sempre accanto, come anche le operatrici del Centro Aiuto alla Vita della loro città, a cui Emma si è rivolta in cerca di aiuto. Le volontarie non l’abbandonano e fanno in modo che questa mamma possa trovare tutto il sostegno necessario per proseguire la gravidanza.

Maria, ancora un nome prestato alla condivisione… nasce prematura e dopo un lungo periodo trascorso in ospedale, raggiunge la mamma, che nel frattempo ha ripreso le terapie antitumorali.

La storia continua e volge al meglio, perché vede riuniti e solidali la piccola Maria, mamma e papà. Ma c’è anche una consolante notizia. Emma ha ricevuto, in occasione della 44ª Giornata per la vita 2022, il primo premio del 36° Premio Nazionale Gigliola Giacomello, istituito dal Centro Aiuto alla Vita di Lonigo, presso Vicenza, che viene consegnato da una giuria a una mamma che ha accolto una nuova vita in una situazione difficile. La motivazione è chiara: «Questa è la storia di una giovane donna, che ha voluto fino alla fine diventare mamma sfidando ogni pronostico, ma soprattutto alimentando questo bellissimo dono, capace di asciugare ogni lacrima di disperazione e di dare luce all’oscurità: il dono della vita».

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