Un nuovo tg. Informazione di qualità

Quello di Mentana è percepito anzitutto come un tg “affidabile”, che offre un’informazione veritiera e non parziale, non addomesticata al potere politico e agli interessi di parte.
Enrico Mentana

Informazione imparziale, politica e non, approfondimento dei temi, interviste esclusive e reportage in presa diretta. Sono solo alcuni degli ingredienti del successo del tg targato Enrico Mentana che, dopo Mediaset e l’uscita dolorosa da Matrix, è approdato a La7, dove da due mesi dirige i tg dell’emittente e dallo scorso 1° settembre conduce l’edizione delle 20. Un “esordio” alla conduzione per il navigato anchorman festeggiato da livelli di share mai registrati dal tg dell’emittente: oltre il dieci per cento di ascolti nella prima serata, con un trend stabile che segna in media un aumento di oltre quattro punti percentuali rispetto ai livelli medi, generalmente di poco superiori al tre per cento.

 

«Ho convinto i delusi dalla vecchia tv», è la spiegazione di Mentana che preferisce non dire di aver “sottratto” ascoltatori ai due più seguiti tg nazionali, Tg1 e Tg5 ma, di fatto, pare proprio che solo nella sera del suo debutto almeno 600 mila spettatori abbiano preferito lui all’informazione Rai e Mediaset. Un successo che, stando ai primi rilievi, porta con sé livelli di ascolto maggiorati anche per le altre edizioni del tg, con un provvidenziale effetto a cascata.

Ma in definitiva cosa piace agli italiani dell’informazione proposta da Mentana? Tolto l’effetto “novità”, destinato ad esaurirsi, il segreto, a nostro avviso, sta soprattutto nell’immagine di un prodotto che risponde agli obiettivi e ai canoni del servizio pubblico: quello di Mentana è percepito anzitutto come un tg “affidabile”, che offre un’informazione veritiera e non parziale, non addomesticata al potere politico e agli interessi di parte. E gli italiani, in molti delusi ad esempio dal Tg1 di Minzolini e dall’allontanamento ingiustificato di molti giornalisti cosiddetti “non allineati”, premiano l’onestà dell’informazione, rifuggono la manipolazione, vogliono la verità.

 

E se a questo si unisce uno stile di conduzione accattivante, che mira a creare “empatia” con il pubblico, ecco allora salire gli ascolti: il successo di Mentana sta anche nei contenuti del tg e nel modo di proporli, dalla scelta e la gerarchia delle notizie, che non privilegia necessariamente la politica, alla volontà di spiegarle al pubblico, legandole le une alle altre. Senza fretta. Mentana approfondisce gli eventi e mette in guardia gli ascoltatori, sceglie modalità di racconto, innovative, che vanno al cuore dei fatti ed esplicitano dinamiche e significati spesso sfuggenti. Che il suo diventi il terzo polo, insieme a Tg1 e Tg5, dell’informazione nazionale? In molti lo auspicano, altri lo temono. Ad oggi indubbiamente si tratta di un prodotto competitivo.

 

INTERNET

You Tube. Presto video in diretta

Aprire finestre sul mondo, per poter assistere in tempo reale ed ovunque siamo ad accadimenti lontani: ad esempio, un concerto, una manifestazione, un incontro fra amici a cui non si può partecipare. Sarà possibile, a breve, grazie all’iniziativa di You Tube, che consentirà di postare video in diretta, dalla propria telecamera al web, pubblicando anche i commenti degli utenti.

 

TELEVISIONE

Zecchino d’oro “per” bambini

È iniziata la programmazione dei palinsesti televisivi della nuova stagione, con spazi dedicati anche ai programmi musicali per bambini. E monta improvvisa la polemica. Ai programmi dove i piccoli cantori si cimentano con testi impegnativi che parlano d’amore, passioni e tradimenti, si contrappongono quelli in cui intonano motivetti più vicini alla loro età. Meglio un aspirante Ranieri che si cimenta in Perdere l’amore o un bimbetto che canta Torero Camomillo? I responsabili del concorso canoro Lo Zecchino d’oro – al via a novembre nella sua 53.ma edizione – rimarcano la scelta di un programma costruito per i bambini, contro la strumentalizzazione dei minori in nome degli ascolti.

 

INPS

Il web taglia file e scartoffie

L’annuncio è di quelli che fanno fare finalmente un sospiro di sollievo, pensando al risparmio di tempo, spostamenti, file e documenti di cui tutti gioveranno. Da gennaio, infatti, una ventina circa di servizi erogati dall’Inps potrà essere richiesta solo su Internet, in attesa di rendere disponibile la totalità dei servizi, entro due anni. Rallegramenti. Ma – viene da chiedersi – avranno pensato anche a chi non ha familiarità col world wide web?

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