Un Nobel per la pace candidato alle presidenziali

Denis Mukwege, congolese 68enne, medico e Premio Nobel per la pace 2018, si è candidato alla presidenza della Repubblica. Le elezioni, affollate di molti candidati, sono previste a dicembre 2023.
Il medico della Repubblica Democratica del Congo Denis Mukwege nel municipio di Bayonne, nel sud-ovest della Francia, giovedì 4 maggio 2022. (AP Photo/Bob Edme)

Il dottor Denis Mukwege, Premio Nobel per la pace 2018, ha annunciato a Kinshasa (Congo RdC) la sua candidatura alle elezioni presidenziali, previste per il 20 dicembre prossimo. Il dottor Mukwege, 68 anni, ginecologo famoso per il suo impegno a favore delle donne congolesi vittime di violenza sessuale, è da diversi anni una voce critica nei confronti del regime del presidente Tshisekedi.

“L’uomo che ripara le donne” – come viene definito sarcasticamente – si aggiunge ad una già lunga lista di candidati che intendono affrontare il capo di Stato uscente, Félix Tshisekedi, al potere da gennaio 2019 e candidato alla rielezione. «Accetto di essere il vostro candidato alla presidenza della Repubblica», ha detto Mukwege in un discorso davanti a centinaia di persone entusiaste riunite in una sala conferenze. I suoi sostenitori a Bukavu – dove svolge la sua attività – lo definiscono il candidato del cambiamento.

Sul terreno, due movimenti politici sostengono la sua candidatura: “Appello Patriottico”, un gruppo spontaneo che affonda le sue radici nella società civile, e una piattaforma politica, l’Acrn (Alleanza dei Congolesi per la Rifondazione della Nazione).

Il programma del candidato Mukwege si articola in 12 punti, di cui i 2 principali sono da un lato la pace, la sicurezza e la difesa che si oppone alla balcanizzazione del Paese; e dall’altro la giustizia e lo Stato di diritto. «La mia unica motivazione è salvare la nostra patria. La mia unica motivazione è restaurare il nostro Paese. La mia unica motivazione è aumentare la dignità del nostro popolo», assicura.

Tra gli altri oppositori in corsa per le elezioni presidenziali ci sono due pesi massimi della politica congolese: Martin Fayulu, candidato sconfitto alle elezioni di dicembre 2018, che sabato ha confermato la sua nuova candidatura. E il ricco uomo d’affari Moïse Katumbi, ex governatore del Katanga (Sud-Est).

Nonostante la sua fama, nulla induce a ritenere che il dottor Mukwege, senza una base ben consolidata nelle province e privo di una solida esperienza politica, sarà in grado di raccogliere i voti necessari alla sua elezione. In precedenza, già sotto la presidenza di Kabila, il medico congolese aveva criticato aspramente l’attuale regime. È soprattutto conosciuto da tutti come un difensore della vita e della dignità umana. Attraverso la sua lotta per la dignità delle donne, è infatti diventato portavoce di milioni di civili minacciati dagli abusi di gruppi armati, responsabili di gravi atti criminali, nel Kivu, regione notoriamente ricca di minerali rari.

Il 30 giugno 2023, anniversario dell’indipendenza del Congo, Mukwege ha detto che 63 anni dopo, la Repubblica democratica del Congo non era ancora «uno Stato veramente sovrano», ed ha chiesto una «rivoluzione democratica» per «permettere l’emergere di una vera leadership».

Nel 1999 il dr. Mukwege ha creato l’ospedale Panzi, a Bukavu. Progettato per consentire alle donne di partorire correttamente, il centro è diventato rapidamente una clinica per curare le vittime degli stupri, mentre il Kivu precipitava nella seconda guerra del Congo (1998-2003), segnata da stupri di massa. Questa «guerra al corpo delle donne», ha recentemente dichiarato, continua ancora oggi e si estende sempre più ai bambini, anche ai piccolissimi.

È stato spesso al centro delle tensioni tra Kinshasa e Kigali (Ruanda). Nel maggio 2021, il presidente ruandese Paul Kagame, apparentemente mettendo in dubbio i massacri perpetrati nell’est del Congo RdC negli anni 1990-2000, lo ha accusato di essere «uno strumento di forze occulte». Il dottor Mukwege, aveva risposto il presidente Félix Tshisekedi, «è motivo di orgoglio nazionale… Ha il nostro pieno sostegno».

Le elezioni presidenziali saranno abbinate alle elezioni legislative, provinciali e locali. Si tratta di una vera sfida per il dottor Mukwege che si lancia nell’arena della politica, e in particolare nella tumultuosa e pericolosa arena della politica congolese.

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