Un eroe in divisa salva un bimbo dalle fiamme

Diego Iacono, brigadiere della Finanza a Palermo, si è lanciato nel rogo scoppiato in una scuola "occupata" da senzatetto per mettere in salvo un bambino di otto anni
Veduta di Palermo

Diego Iacono è proprio come immaginiamo che sia un eroe. Forte, intrepido, determinato. E con un grande cuore. Di mestiere, Iacono fa il finanziere, nel senso che è brigadiere della guardia di finanza. Sede di lavoro, Palermo, di fronte alla ex scuola di viale Michelangelo. Qui, nell’istituto abbandonato diventato rifugio per i senzatetto, ci raccontano le cronache locali che mercoledì è scoppiato un incendio. Il terrore è divampato nella scuola alto e forte come le fiamme, che in poco tempo hanno invaso le ex aule, costringendo gli occupanti a scappare spaventati.

Vedendo le fiamme dal suo ufficio, scrive Felice Cavallaro sulle pagine siciliane del Corriere, Iacono non ha perso tempo. Gridando: “Incendio, incendio”, è uscito dalla caserma e si è infilato nell’ex scuola per chiudere le bombole del gas in cucina e evitare che alle fiamme si aggiungesse uno scoppio devastante, ma – c’è un ma – ha incrociato un padre che non trovava più, nella confusione, il figlio di 8 anni.

Il timore più grande era che il piccolo fosse rimasto nell’edificio. Nemmeno un minuto per pensarci, e Iacono si è fiondato nelle fiamme, facendosi accompagnare da quel papà preoccupato affinché gli indicasse la strada.

E lì, nella stanza che è la sua casa, Iacono ha trovato il bambino. Terrorizzato, ancora in pigiama, nascosto sotto il letto. Il brigadiere lo ha abbracciato, lo ha tenuto stretto e lo ha portato in salvo. E per questo bambino quell’uomo di 51 anni, padre di due figli grandi, è diventato un supereroe ancor più grande di Superman e Spiderman messi insieme!

Per tanti Iacono adesso è un vero eroe. Un modello. Certo, per imitarlo non è necessario gettarci nel fuoco e forse non ci troveremo nemmeno mai in una situazione simile, per fortuna. Ma per imitarlo, potremmo provare a fare il nostro lavoro ancora meglio, ogni giorno, per sentirci anche noi piccoli eroi del quotidiano. E chissà se, magari resistendo a tentativi di corruzione o alla semplice voglia di non fare niente, anche noi diventeremo per altri un modello da imitare.

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