Tutta colpa della suocera

Il rapporto con mio marito ha un po’ di difficoltà, per colpa di mia suocera. Condivido quanto sottolineate nelle vostre risposte quando parlate di rapporti positivi con tutti, ma con lei proprio non mi riesce e questo mi fa sentire incoerente con la vita cristiana che cerco di vivere. È possibile un comportamento fraterno anche con la suocera?. Silvia – Roma Le tue difficoltà sono quelle di tante coppie, molte delle quali, per l’incapacità di gestire il legame con le famiglie d’origine, arrivano a situazioni di crisi irreversibile. È senz’altro possibile costruire un rapporto fraterno con la suocera. Questo non significa non dire mai dei no per custodire la privacy della tua famiglia. Ciò è indispensabile per consolidare i rapporti all’interno, definendo i propri princìpi e abitudini di vita, di gestione della casa, di educazione dei figli. Il primo atteggiamento di amore verso tua suocera è dunque costruire un solido rapporto con tuo marito: di fronte all’unità della vostra famiglia, e non più solo a suo figlio, lei imparerà ad essere più attenta. Tuttavia, occorre sforzarci di andarle incontro, perché a volte, anche noi nuore, abbiamo un carattere difficile. Vivendo l’amore concreto del vangelo, si acquista un cuore nuovo che permette di capire i passi giusti da fare. Se ti senti non capita, cerca di non chiuderti in te stessa, prova a metterti nei suoi panni, forse parole di rifiuto sono messaggi che chiedono affetto e conferma. Così facendo, può nascere un rapporto di comprensione e stima reciproca. Di mia suocera non accettavo certi suoi atteggiamenti di chiusura sui figli, di banalizzazione dell’aborto spontaneo che ci aveva fatto perdere due gemelli, sentirmi trattare da estranea, il suo disinteresse verso di me che un incidente stradale aveva resa bisognosa di tutto. Elena vive a Trento, in un appartamento vicino a quello della suocera, vedova, possessiva verso il figlio e critica nei suoi confronti. Quando ho deciso di vivere il Vangelo, la mia vita si è rivoluzionata; amare tutti, quindi anche la suocera. Quante volte la Parola di vita mi ha aiutato a fare quella telefonata per interessarmi alla sua salute, prendere l’auto e accompagnarla dal medico per le cure. La suocera un po’ alla volta ha cominciato a lasciar cadere le barriere, a confidarle preoccupazioni e dolori. Il suo carattere difficile si è addolcito: a quasi ottant’anni, ha cominciato a interessarsi ad una signora più sola di lei: Da te ho capito – diceva ad Elena – quanto fa bene sentirsi ricordati. Non sempre le situazioni e i rapporti si risolvono in positivo per il carattere e il vissuto delle persone. Però, amando le loro debolezze e insicurezze, tipiche degli anziani, si trova la forza e la libertà di andare avanti. spaziofamiglia@cittanuova.it

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